BASTIA – Nata male rischia di finire peggio, tra le polemiche politico-amministrative, la vicenda della costruzione delle strutture per lo spazio rionale di Sant’Angelo. E’ di queste ore la presentazione di un’interpellanza di F.I. al sindaco per avere chiarimenti sulla perizia della variante suppletiva dei lavori che prevedono una maggiore spesa di quasi 10mila euro, pari all’importo del ribasso d’asta in base al quale la ditta si è aggiudicata l’appalto. Da sottolineare che l’avvio dei lavori è stato notevolmente ritardato perché una ditta di Bastia ha fatto ricorso alla giustizia amministrativa contro l’esclusione della sua offerta per mancanza di requisiti tecnici. Il ricorso, sia al Tar sia al Consiglio di Stato ha avuto esito negativo. Ora i ritardi e le maggiori spese riportano in discussione la vicenda della struttura per il rione, già accolta con scarsa convinzione da una parte dell’opinione pubblica per i materiali scelti, in prevalenza legno e lamellare, ritenuti costosi e poco durevoli. I due consiglieri forzisti, Amedeo Susta e Giuliano Monacchia, incalzano per sapere anche le ragioni del montaggio e dello smontaggio di una gru nel cantiere e la misteriosa rimozione di un palco elettrico.
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