Il nubifragio di venerdì ha colpito soprattutto Assisi e Bastia Umbra causando disagi e paura Case, strade e campi allagati. Anche le comunicazioni in tilt, sopralluoghi in corso

di Daniele Cervino

ASSISI«L’inferno in un attimo. Abbiamo visto il livello del fiume salire, le auto trascinate via, gli alberi cadere. E’ stato terribile». Il giorno dopo la bomba d’acqua che ha colpito soprattutto la zona di Bastia Umbra e Assisi la paura non passa. La signora Maria fa avanti e indietro nel cortile. Non si dà pace. Ha settantanni e venerdì sera, intorno alle 20, ha sentito un boato. «Ci siamo affacciati alla finestra e non credevamo ai nostri occhi: la pioggia incessante, marciapiedi e garage investiti dall’onda di piena. Tutto surreale. Ora abbiamo mobili fradici d’acqua, dobbiamo solo buttarli». Il temporale – secondo il comune di Assisi – «è durato 12 minuti e ha scaricato 220 millimetri di acqua», mentre dalla stazione di Armenzano, di linea meteo.it, risulterebbe che in circa 15 minuti ne sarebbero caduti meno. Le zone maggiormente interessate – spiega ancora il Comune di Assisi – sono state Armenzano, Costa di Trex, Pian della Pieve, Tre Fossi, Santa Maria di Lignano, Ponte Santa Croce nell’area del Bosco di San Francesco, ponte San Vittorino. Il Tescio è esondato in più punti, in particolare a Pian della Pieve e a valle nella zona del Bosco di San Francesco, invadendo i campi e aree limitrofe e trasportando con sé tronchi e alberi. Allagato anche il reparto di radiologia dell’ospedale, ma i vigili del fuoco hanno completamente liberato i locali dall’acqua. Poi la piena si è riversata su Bastia. «Un’esondazione del Tescio di tale portata non si verificava da almeno 60 anni – spiega ancora il Comune – Tanta paura, ma non ci sono state conseguenze per le persone». Ci sono state frane e smottamenti localizzati su strade che costeggiano il torrente. Nel buio, anche i cellulari erano inutilizzabili. Sono andate in tilt le comunicazioni telefoniche nel raggio di chilometri, mettendo in isolamento oltre mille persone. Le linee sono state ripristinate. Colpite anche Nocera Umbra e Valtopina, dove è esondato il Topino a Ponte Rio con l’evacuazione di due famiglie. In serata anche il prefetto di Perugia Armando Gradone e il questore di Perugia Giuseppe Bellassai si sono recati ad Assisi al Coc per constatare la situazione. In campo sono scesi la Regione e numerosi volontari. «La situazione è oggi sotto controllo – illustra l’assessore Enrico Melasecche – Siamo riusciti a far riaprire il ponte di Bastiola, mentre prosegue la presenza dei tecnici della Regione, in collaborazione con quelli dei Comuni e della Provincia e i Vigili del fuoco». Il Servizio regionale di protezione civile si era attivato in particolare a Bastia Umbra, dove intorno alle 20 il fiume Tescio ha allagato una parte residenziale della città, con alcune vie, tra le quali via Battaglia, via Peppino Impastato e via Carnevale investite dall’onda di piena, causando danni alle abitazioni e alla viabilità. Due idrovore sono state installate ad Assisi a Pian della Pieve e altrettante a Bastia. Al lavoro anche una quarantina di volontari dei gruppi comunali di Bastia e di Spello, della Misericordia di Fossato di Vico, dell’associazione “Città di Foligno” e della Misericordia di Magione. «Vista la frequenza degli eventi – conclude Melasecche – non è più rinviabile l’approvazione della legge regionale sulla Protezione civile, permetterà di dare le risposte più adeguate».

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