Tutta colpa di una festa rumorosa Spedizione punitiva: picchiato operaio
 
 BASTIA UMBRA – Succedono cose strane al Villaggio XXV Aprile, soprattutto in via Gran Sasso. Cose strane perché, per esempio, l’altro giorno una famiglia che non aveva un tetto, forse a causa di uno sfratto per morosità, non ha fatto altro che aprire un portone, fare le scale, sfondare una porta e sistemarsi in una casa della Ierp, cioè in una casa popolare. Sono intervernuti i carabinieri, ma riuscire a chiudere il cerchio per l’operazione di sgombero non è facile. Stessa zona, espisodio numero due forse non legato a quello che ha portato alla casa occupata ma che la dice lunga sui momenti di tensione che a volte si vivono in alcuni quartieri. Soprattutto in estate. L’altra sera faceva caldo, faceva caldo come in questi giorni di fuoco di luglio ma c’era chi doveva dormire anche alle nove e mezza di sera perché il turno di notte è una necessità che non si può assolutamente rinviare. Sotto però, nel palazzo dove sono 18 famiglie, c’era voglia di estate in maniera diversa. Una voglia di estate disegnata a festa. E così c’è scappato un po’ di rumore. Forse ben oltre il limiti. Nel palazzone di via Gran Sasso, allora, gli ammonimenti non sono bastati per far tornare la quiete in camera da letto e la festa sul terrazzo. Dalla richiesta di fare meno rumore alla minaccia di far volare di sotto la classica secchiata d’acqua, il passo è stato breve. L’acqua è volata e chi se l’aspettava aveva promesso il raid punitivo. E’ successo tutto puntualmente e il raid è stato particolarmente violento. Un uomo, un operaio, è stato picchiato dentro casa. Sembra da un gruppo di persone. L’uomo è andato al pronto soccorso, ha rimediato una prognosi di dieci giorni, ha chiamato le forze dell’ordine ma ha preferito non presentare una querela.

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