Il gruppetto di etnia rom agiva in un supermercato Spesso i piccoli entravano in azione anche da soli

BASTIA UMBRA Utilizzavano figli e nipoti per commettere furti ai danni di un supermercato di Bastia Umbra. Per questo due donne di etnia rom, di 27 e 34 anni, da tempo residenti nel comprensorio bastiolo, sono state denunciate dagli agenti del commissariato della Polizia di Stato di Assisi diretto dalla dottoressa Francesca Di Luca con l’accusa di furto “aggravato dall’aver determinato alla commissione dei reati dei minori ai quali le stesse sono legate da vincoli di parentela o da vincolo genitoriale, adoperati per sfruttarne la non imputabilità”. La trentaquattrenne colta in flagranza dagli agenti, è peraltro risultata destinataria del provvedimento della sorveglianza speciale per i numerosissimi precedenti penali a suo carico. Gli agenti coordinati dall’ispettore Valter Stoppini si sono messi in azione dopo la disperata denuncia del direttore del negozio, che in pochi giorni ha subito un danno economico rilevante. Al termine di un’indagine fatta di appostamenti, raccolta di testimonianze e visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza, gli agenti hanno scoperto che i furti sono stati compiuti quasi sempre verso l’orario di chiusura dell’esercizio, da donne di etnia rom che, attraverso l’aiuto dei loro bambini, portavano via di tutto dagli scaffali, occultando la merce su di sé, all’interno di grandi borse o indosso agli stessi minori. Una volta giunte alla cassa, pagavano solo il prezzo di un prodotto di poco valore e in maniera disinvolta si allontanavano con i bimbi. I piccoli, secondo quanto ricostruito dagli agenti, avevano un ruolo ben definito nei furti: servivano a coprire le donne mentre rubavano la merce e generavano un po’ di confusione alle casse. In molte occasioni i minori, bambini di circa 7/10 anni, hanno compiuto da soli questi furti: entravano all’interno dei magazzini rubando giocattoli (un CantaTu e degli elicotteri radiocomandati) e altri prodotti. Gli agenti hanno deciso di agire al termine di un servizio di appostamento in cui hanno notato l’arrivo di uno dei piccoli ladri:il bimbo si aggira tra i corridoi del supermercato,mentre la donna (accompagnata da un altro bimbo) preleva dagli scaffali delle tende già confezionate, con una naturalezza e una disinvoltura tale da permetterle di sceglierne con accuratezza anche il colore, facendo cenno con il capo ai due piccoli di prendere dei ferma-tende confezionati in piccole buste collocate negli scaffali più bassi. I bambini, dopo aver controllato che nessuno li vedesse, prendono gli oggetti e li nascondono all’interno del giubbino. A quel punto, dopo aver fatto altri giri, “finita la spesa”, tutto il gruppo si dirige verso l’uscita passando per le casse dove la donna effettua il pagamento di una sola confezione di carta assorbente. Colta sul fatto, la donna ha tentato di impietosire gli agenti affermando di essere indigente e bisognosa di tende.Finisce così un vero e proprio incubo per i titolari dei ‘Grandi Magazzini’ di Bastia Umbra letteralmente depredati dal gruppo attraverso una serie innumerevole di piccoli furti.

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