ASSISI – “Il riconoscimento del Nobel per la pace a Liu Xiaobo – ha affermato ieri padre Giuseppe Piemontese, custode del Sacro convento di Assisi – spero possa essere di auspicio e di rasserenamento con questo grande mondo che è la Cina. Ci auguriamo, data anche la sua fede cristiana, che Liu possa raggiungere Assisi: San Francesco, come gli altri premi Nobel, aspetta anche lui”. Per padre Enzo Fortunato, direttore della rivista San Francesco patrono d’Italia, “l’assegnazione del premio Nobel per la pace a Liu Xiaobo è un bellissimo segno e il riconoscimento di un lavoro e di un impegno forte e silenzioso per tanti anni che oggi vive con questo Nobel la sua resurrezione. Non possiamo non ricordare coloro che come Nobel per la pace sono passati ad Assisi ed hanno donato un contributo prezioso alla nostra rivista San Francesco patrono d’Italia – ha aggiunto padre Fortunato – confrontandosi con la spiritualità del Santo. Penso a Walesa, al Dalai Lama, a Gorbaciov, ad Arafat, a Madre Teresa di Calcutta, a monsignor Belo e ad El Baradei, che si sono a lungo soffermati sulla tomba di Francesco, baluardo della pace e discepolo di Cristo”.

Corriere-2010-10-09-pag22

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