Ospedalicchio della discordia



BASTIA — E’ tutt’altro che chiusa la vicenda della nuova area industriale di Ospedalicchio per la quale il consiglio comunale a maggioranza ha adottato la variante al Prg, primo passo per la realizzazione di insediamenti produttivi (industriali, artigianali e commerciali) in un’area che si estende per circa 12 ettari. Il dibattito nell’assemblea consiliare e le polemiche che ne sono seguite hanno indotto il direttore provinciale della Cna, Francesco Lombardi, ad intervenire per ricordare che la proposta della società Progress, emanazione della stessa associazione fra gli artigiani, non ha altro obiettivo che far crescere le imprese e con esse l’economia e l’occupazione. «Se ce l’avesse detto prima e in maniera esplicita — ha osservato Amedeo Susta capogruppo consiliare di Forza Italia — avremmo potuto confrontarci e decidere insieme su un tema importante come lo sviluppo economico e l’occupazione». Però sulla variante la Casa delle Libertà si è astenuta. «Certamente, perché ci siamo trovati di fronte a repentini cambi della proposta, prima con una gestione mista (pubblico-privato) dell’area industriale, poi con il Pip, quindi solo pubblica. Ora mi preme sottolineare — ha rilevato Susta — che questa vicenda è stata portata avanti in maniera confusa. Anche nelle dichiarazioni di Lombardi si continua a generalizzare. Quando il direttore della Cna parla di 20 imprese interessate ad investire non dice, però, chi sono. Il Consiglio comunale avrebbe interesse a conoscere in tutti i risvolti la vicenda e confrontarsi con gli imprenditori allo scopo di adottare decisioni che tengano conto delle loro effettive necessità e del bene comune». La vicenda non è chiusa; dovrete approvare il Pip (il piano di iniziativa pubblica) per dettare criteri e regole nell’assegnazione dei singoli lotti. «Siamo pronti, anzi — ha concluso Susta — auspichiamo il confronto con tutti a partire dai soggetti economici direttamente interessati ad investire nella nuova area, purché si evitino furberie e pericolose fughe in avanti».
M.S.



Pubblicato su “LA NAZIONE” del 13/11/2003
 

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