IL COMMENTO ALLA DECISIONE: «CONTESTO IL METODO PIU’ DELLE PERSONE»
BASTIA UMBRA —RITA DI PASQUALE si è dimessa da segretario del circolo Bastia-centro del Partito Democratico. Ha scelto di pubblicizzare questa decisione, ieri, in occasione della presentazione ‘Ri@ambientiamoci,’ la manifestazione in programma nel parcheggio delle Poste, dal 14 al 16 giugno. Ad organizzarla è l’omonima associazione presieduta dalla stessa Di Pasquale, la quale intende dedicarsi a questo compito rinunciando alla segreteria del partito. Non per incompatibilità tra i due incarichi, quanto piuttosto per marcare il dissenso dall’attuale immobilismo che caratterizza il partito locale. «Contesto il metodo più delle persone — ha detto l’ormai ex segretaria — e tuttavia non lascio la politica, ma cambio ruolo nel tentativo di creare, insieme ad altri, le condizioni di rinnovamento autentico». Ormai da tempo il Pd è scosso da contestazioni interne legate a problematiche nazionali, ma incalzati a scegliere da quelle locali. L’immobilismo della segreteria Brozzi scatena polemiche. Nella lettera ai responsabili nazionali e locali Rita ha scritto: «Ritengo sia più utile lavorare per ricostruire un tessuto sociale fortemente indebolito da anni di mala politica attraverso iniziative che riavvicinino persone sfiduciate e deluse dal persistere di un sistema che dice di voler cambiare, ma che in realtà spera che nulla cambi». Dimissioni, quindi, che non sono una rinuncia, ma la volontà di esserci per determinare un vero cambiamento.
m.s.
Un po’ tardi, ma meglio che mai. Ancora ci sono coloro che non hanno capito cosa chiede l’elettorato e più in generale la gente; si vogliono meno slogan, meno scemenze (ad es. la critica sul deflusso delle acque piovane di questo periodo) e cogliere invece quel disagio politico-sociale che sta annientando l’Italia. Da quando sono tornati i dinosauri, i quali, uniti ad alcuni cervelloni sempre in carica, la sx bastiola è sprofondata e non se ne vede all’orizzonte la rinascita. Il corporativismo personalizzato e non rappresentativo; è la sua peggiore caratteristica.