La polizia individua i responsabili della brutale aggressione avvenuta lo scorso primo luglio. L’ipotesi della spedizione punitiva

BASTIA Lo avevano fatto uscire dal locale, poi lo avevano pestato. Tre contro uno. Era rimasto a terra ferito e dolorante, con lesioni in più parti del corpo e la mandibola fratturata. Il giovane moldavo, vittima dell’aggressione, era stato medicato al ponto soccorso del Santa Maria della Misericordia, dove era stato giudicato guaribile in oltre trenta giorni. L’episodio si era verificato il primo luglio, fuori da un locale di Bastia Umbra. Ignote le cause del pestaggio. I testimoni avevano parlato dei tre che, una volta entrati all’interno del locale e, dopo aver raggiunto la vittima, avevano iniziato una discussione che ben presto si era spostata all’esterno di fronte a a una diffusa platea incredula per l’improvvisa esplosione di violenza. In quel contesto il moldavo, ha ricostruito la polizia, era stato improvvisamente aggredito e picchiato violentemente. Dopo averlo picchiato, i tre aggressori, sempre secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si erano allontanati a bordo di un’auto, facendo perdere momentaneamente le loro tracce. Nell’arco di due mesi e mezzo, gli agenti del commissariato di Assisi hanno indagato per individuare i responsabili, raccogliendo testimonianze e visionando le immagini delle telecamere di sicurezza della zona. Fino ad arrivare ai tre giovani nei confronti dei quali la Procura di Perugia ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I tre destinatari sono soggetti conosciuti alle forze dell’ordine, con precedenti per percosse, danneggiamento, ricettazione, lesioni, rissa e minacce a pubblico ufficiale. Ieri mattina, gli agenti del commissariato hanno rintracciato due dei tre indagati, un 28enne albanese e un 23enne italiano. Mentre il terzo è tuttora ricercato. La Procura ipotizza nei loro confronti il reato di lesioni personali in concorso. Come detto, rimane da chiarire il motivo dell’aggressione, conseguenza di quella che appare come una sorta di regolamento di conti. Non una rissa nata casualmente, secondo quanto emerge dalla ricostruzione dei fatti, ma la ricerca di una specifica persona in qualche maniera da punire. Un aspetto che, eventualmente, sarà approfondito nel corso dell’attività investigativa ancora non conclusa. Luca Fiorucci

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