La ventiduenne veniva continuamente maltrattata davanti al bambino di appena 4 anni

di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA – Da anni vittima di maltrattamenti, non avevi mai sporto denuncia per paura di ritorsioni finché ieri una giovane albanese di appena 22 anni ha trovato il coraggio di chiamare i carabinieri e far arrestare il suo padre-padrone che l’aveva selvaggiamente picchiata, con pugni e schiaffi, di fronte al figlio di appena quattro anni: l’uomo è ora rinchiuso nel carcere di Capanne, in attesa dell’interrogatorio di garanzia previsto per domani; alla donna è stata diagnosticata invece una prognosi di quindici giorni per guarire dalle numerose escoriazioni e contusioni multiple al volto.Soltanto il tempestivo intervento dei carabinieri di Bastia Umbra ha permesso di scongiurare chela violenta lite, nata all’interno delle mura domestiche, potesse degenerare e causare conseguenze ancor più gravi di quelle accertate: è stata la stessa donna a far intervenire gli uomini del capitano Marco Sivori nell’abitazione di via del Conservificio.I militari di pattuglia, che in quel mentre transitavano nei pressi dell’abitazione della richiedente, hanno accertato chela giovane albanese, di 22 anni appena, era stata aggredita e selvaggiamente picchiata per futili motivi dal padre, anch’egli albanese.All’origine del dissidio, spiegano gli uomini dell’Arma,vi sarebbe una situazione familiare caratterizzata da ricorrenti contrasti tra la giovane donna, ragazza madre di un bambino ed il padre, che questa volta non ha esitato a ricorrere alle vie di fatto per prevalere sulla figlia.
L’uomo avrebbe infatti perso il controllo colpendo ripetutamente la donna al volto con pugni e schiaffi alla presenza del nipote di appena quattro anni: secondo la testimonianza della giovane donna, le violenze andavano avantida anni,mala situazione non è stata mai denunciata alle forze dell’ordine per timore di ulteriori ritorsioni.I carabinieri accompagnato l’autore della brutale aggressione presso gli uffici della stazione dove lo hanno dichiarato in arresto per maltrattamenti e lesioni aggravate, visto che sua figlia ha riportato numerose escoriazioni e contusioni multiple al volto, per una guarigione stimata in quindici giorni; l’uomo è stato associato al carcere di Capanne in attesa dell’interrogatorio di garanzia previsto per la mattinata di domani.

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