BASTIA — Non è solo un problema estetico, ma anche igienico, la presenza massiccia di piccioni nel centro urbano. Un problema annoso che, nonostante l’ordinanza sindacale del febbraio scorso introduca diversi divieti e prescrizioni oltre a varare una campagna di contenimento, sembra lontano dal celebrare risultati non solo teorici. Bersaglio privilegiato del guano dei colombi è il centro storico, in particolare tetti e sporgenze, nonché piazzette e vicoli. La risposta più forte sarebbe il ripopolamento dell’area con il ritorno dei residenti nelle case ristrutturate, molte delle quali abbandonate dopo il terremoto del ’97. Siccome, però, è un’ipotesi per ora non praticabile, è necessario che l’ordinanza non sia come le famose «grida» manzoniane. In attesa che il programma di sterilizzazione dia i suoi frutti, stimabili secondo gli esperti in un triennio con il calo dei volatili del 50%, è almeno necessario che le prescrizioni dell’ordinanza siano scrupolosamente applicate, a cominciare dalla chiusura degli abbaini e dei sottotetti che rappresentano un rifugio per centinaia di piccioni. Inutili, altrimenti, si dimostrano le pulizie degli spazi pubblici con il lavaggio settimanale di piazzette e vicoli, sui quali nel giro di poche ore tornano a proliferare i depositi dei colombi.Degrado che rappresenta anche un grave handicap per possibili insediamenti nell’area di nuove attività commerciali ed artigianali.
m.s.

Loading

comments (0)

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.