Pozzi inquinati Torchiagina non ci sta

Partecipata assemblea con la proposta di costituire un apposito comitato
Prc: “Con questi dati a Milano chiuse numerose scuole”
ASSISI – Non si placano le prese di posizione sull’acqua inquinata nel territorio dell’assisano, nel corso di un’assemblea svoltasi a Torchiagina venerdì, è stata lanciata l’idea di costituire un comitato cittadino che “vigili e se necessario si sostituisca all’amministrazione comunale nel compiere azioni concrete per la salvaguardia della salute di tutti noi”. Il problema dell’acqua è stato al centro dell’assemblea (organizzata da Buongiorno Assisi con il candidato a sindaco Carlo Cianetti), con diversi cittadini che hanno espresso preoccupazione, visto che “gli inquinanti di cui si parla sono composti cancerogeni da smaltire come rifiuti pericolosi”. Il Prc, uno dei componenti di Buongiorno Assisi assieme a Mongolfiera e Sel, ricorda come “per la presenza di solventi clorurati nelle falde sottostanti gli edifici scolastici, sono state chiuse diverse scuole di infanzia nel quartiere Santa Giulia di Milano”, con una situazione simile a quella dell’assisano, dove “sono un centinaio i pozzi di Santa Maria degli Angeli, utilizzati per uso domestico privato, monitorati, di cui una quarantina con valori sopra il limite di potabilità essendo stati rilevati valori massimi superiori a 700 microgrammi/litro, passando per valori intorno a 120-250 sino a un minimo di 10. A Torchiagina – sostiene il Prc – l’uso pubblico dell’ acqua è addirittura di rilevanza regionale, perché questo bacino alimenta buona parte del sistema di approvvigionamento dell’Umbria. La situazione dell’area contaminata dal tetracloroetilene è molto vasta, e c’è una quasi certa sorgente di contaminazione rilevata in numerosi pozzi di Santa Maria, con concentrazione di contaminanti superiore a centinaia di volte il limite di potabilità delle acque: è una diffusione della contaminazione diretta verso Tordandrea e verso Bastia Umbra, interessando di conseguenza un vasto territorio e tutti i pozzi presenti. La giunta Ricci – conclude il Prc – si è dimostrata assolutamente inadeguata, perché ha addirittura negato e sottovalutato l’esistenza di questo problema”.

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