violiniVoto a Bastia, grandi giochi nelle coalizioni

Pd  Questa sera l’Unione comunale discuterà del percorso da affrontare

di LUCIO FONTANA
BASTIA UMBRA – Sale la tensione e l’aspettativa e nel Partito democratico bastiolo qualcuno decide di venire allo scoperto e di mettere da parte la proverbiale prudenza che contraddistingue l’intero gruppo dirigente. E così, alla vigilia dell’Unione comunale, questa sera alle 21 nella sede di piazza Mazzini, che di fatto aprirà ufficialmente le danze per la scelta del candidato a sindaco, l’ex coordinatore comunale Niccolò Violini e il consigliere comunale Erigo Pecci piazzano più di qualche paletto sulla strada del coordinatore comunale Vannio Brozzi. «Il talvolta presunto dibattito – scrive Violini in un post su Facebook – rispetto alla scelta del candidato sindaco a Bastia risulta davvero sterile sia nel centrosinistra che nel centrodestra e per come viene affrontato, lo trovo privo di ogni valore. Ripartire dall’idea di città che si vuole e si può realizzare, dal progetto per il futuro del territorio e dal tentativo di attirare ricchezza posizionando meglio il territorio nel panorama degli investimenti e dei circuiti internazionali, visto che i settori a domanda interna sono in crisi».
In chiusura Violini auspica che nel Pd bastiolo si metta da parte la consolidata prassi di far uscire dei nomi sulla stampa con il chiaro intento di metterli in difficoltà: «Basta con il tritacarne dei nomi». Dunque, ripartire dalle idee e dai programmi, dice l’ex coordinatore comunale Violini, e sulla stessa lunghezza d’onda sembra posizionarsi anche il consigliere Pecci che parla di «percorso in tre tappe». «In primo luogo bisogna mettere sul tavolo – dichiara -un programma credibile per la città e in secondo luogo capire con quali altre forze politiche intendiamo condividere i progetti che abbiamo in mente di attuare. Solo dopo questi due passaggi – sottolinea – si aprirà la fase in cui bisogna rivolgere l’attenzione ai nomi e alle persone. Se invece conclude – invertiamo i fattori e cominciamo la discussione dai nomi, non viene fuori nulla di costruttivo per l’intero centrosinistra. Mi auguro che dall’Unione comunale di questa sera venga fuori una posizione responsabile e lungimirante dal punto di vista del percorso politico complessivo». Questo lo stato d’animo in casa Pd in vista del summit.
Molto più tranquilla, almeno in apparenza, la situazione nel centro-destra: il Pdl sembra essersi compattato sulla ricandidatura del sindaco Stefano Ansideri,mentre dal versante dei Fratelli d’Italia per il momento non arrivano segnali di “smarcamento”.
Ipotesi primarie per la scelta del candidato? Dal Pdl alzano il ponte levatoio e fanno quadrato intorno al sindaco e l’assessore al Bilancio, Fratellini, rincara la dose: «Ne parleremo al momento opportuno, ma la ricandidatura di Ansideri alle elezioni del prossimo anno è fuori discussione». Questo è il quadro.

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