«Regole certe in centro»

Commercianti e politici pieni di aspettative su parcheggi e strade 
 
 BASTIA — I tempi della politica sono lunghi e complessi al di là delle intenzioni dei protagonisti, mentre le aspettative della gente rimangono al palo in attesa di reali cambiamenti.
E’ questa la realtà del centro storico dove, pur agitandosi idee e progetti, la trasformazione per una rivitalizzazione sociale ed economica dell’area rimane ancora una chimera. Un problema emblematico è quello del traffico e della zona blu, un tormentone che viene avanti da molti anni senza una soluzione soddisfacente.
Infatti si dicono insoddisfatti sia i conservatori che gli innovatori di fronte ad un immobilismo che dura da molti anni.
Nelle ultime settimane nella parte sud della lunga piazza Mazzini sono stati aumentati i posti macchina a pagamento per compensare quelli cancellati in via Veneto.
Sarebbe un’operazione di routine, se non evidenziasse la tendenza a mantenere le cose come stanno.
«E’ inutile – osserva il capogruppo di Rifondazione Luigino Ciotti (nella foto), da sempre fautore della completa chiusura della piazza centrale – sostenere, come fanno alcuni esponenti della maggioranza, che presto la zona blu sarà estesa a tutta la piazza, se gli atti amministrativi vanno nella direzione opposta».
In effetti questa parte della piazza, dove è ancora possibile il transito dei veicoli, è diventata anche un enorme parcheggio, con relativi disagi per i pedoni.
I commercianti, la categoria che più di ogni altra si è opposta alla chiusura al traffico, non ergono più barricate e sono disposti ad un confronto sull’ipotesi di chiusura.
Tutti riconoscono che con il miglioramento della circolazione stradale e dei parcheggi la piazza chiusa rappresenterebbe un bene per tutti. Potrebbe riportare la presenza dei cittadini nell’area centro ed anche una possibile rivitalizzazione dei vicoli che diventerebbero i canali naturali di collegamento pedonale tra l’esterno e il cuore del centro. Il rinvio delle decisioni dopo l’attuazione del piano per il centro rischia, a questo punto, di essere un intervento tardivo e di scarsa efficacia pratica.
m.s.