Verso il voto Il vice sindaco replica con veemenza alle accuse dell’ormai dichiarato avversario
Bartolini:“Non aveva detto che considerava chiusa la parentesi di primo cittadino di Assisi?”
ASSISI – Non si cura di Ricci, ma guarda e passa. E‘ un vice sindaco dantesco quello che “è piuttosto indifferente alle insolenze rivoltemi a mezzo stampa“ dal sindaco, e che va avanti con il suo programma che prevede “una ferma intenzione di candidarmi ancora a primo cittadino della città“. Giorgio Bartolini ha preso un giorno di riflessione, ma il comunicato col quale replica al cartellino rosso metaforicamente sventolatogli dal sindaco è una nota al cianuro, con Ricci accusato di scarsa memoria, poca coerenza e coraggio insufficiente per affrontarlo di persona. “Probabilmente – scrive Bartolini – Ricci non ricorda che lo scorso novembre sui quotidiani umbri apparve la notizia, mai smentita, secondo la quale egli, in una lettera inviata a Berlusconi, ai tre coordinatori nazionali e regionali del Pdl, si prenotava a candidato della presidenza della Regione, in quanto ‘considerava chiusa la parentesi di primo cittadino di Assisi‘. Capire perché, dopo la sua bocciatura a candidato della Regione, Ricci non solo ci ripensa, e si ricandida a sindaco di Assisi, ma tradisce anche la volontà sbandierata di incontrarsi con tutti i partiti e raggruppamenti politici, rimangiandosi tale intendimento solo con la lista Bartolini, forse per sfuggire alla paura di guardare negli occhi le persone, è questione che non attiene alla politica, ma a oscure vicende che avrebbero imposto il ritiro delle deleghe, ordite in luoghi (Bastia, Perugia?) che nulla hanno a che vedere con gli interessi e le volontà del comune di Assisi e della sua gente“. Ma a parere di Bartolini, l‘attuale primo cittadino è anche scarsamente riconoscente nei suoi confronti. E il motivo è presto detto: “Ho sempre lavorato in squadra, tranne una volta, quando, da solo, immaginai che la persona di Ricci avrebbe potuto ricoprire la carica di sindaco di Assisi: una cosa di cui il sindaco dovrebbe rallegrarsi, perché se in quella occasione avessi dato ascolto agli allora suoi oppositori, consiglieri regionali di An e oggi Pdl, che volevano la sua testa e fecero cadere l‘amministrazione soprattutto per questa ragione, egli di certo non avrebbe il pulpito per esternare le sue vaghezze, astrusioni, contraddittorietà e cadute di memoria”. La conclusione è dedicata tutta a un discorso diretto all’avversario. “Carissimo Ricci – scrive Bartolini – nel pieno di una crisi economica che, se non fronteggiata adeguatamente anche nei nostri territori, rischia di appesantire la già grave situazione, esternare, come hai fatto, minacce e menzogne, come quella riferita a promesse che io farei a destra e manca, quando è ormai notorio che questo modo fantasioso di comportarsi è solo tuo, è una caduta di stile che, però, ha almeno il merito di far sorridere chi legge“.

Corriere-2010-11-16-pag22

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