A eseguirla stamattina sarà il professor Mauro Bacci. Si cercano elementi per chiarire la causa del decesso: pugno, calcio o investimento?
PERUGIA È attesa per oggi l’autopsia da cui si aspttano chiarimenti sulle cause della morte di Filippo Limini, la vittima di una notte di follia esplosa a Ferragosto fuori da una discoteca di Bastia Umco degli epiloghi: una vita spezzata a soli 24 anbra e terminata con il più tragini.
Mercoledì è stata intanto eseguita una tac, chiesta dal medico legale incaricato dalla procura per capire che tipo di conseguenze possano aver provocato il pugno sferrato al volto e il calcio. Sarà comunque l’esame autoptico (a eseguirlo il professor Mauro Bacci e la dottoressa
Marta Bianchi) a chiarire se sia stato ucciso a seguito dell’investimento dell’auto oppure se a provocare la morte del ragazzo siano stati il pugno e il calcio o l’urto contro il cordolo del marciapiedi a seguito della caduta. «I genitori sono distrutti e chiusi nel proprio dolore, ma vogliono sapere come e perché sia morto il proprio figlio – sottolinea il legale della famiglia,
l’avvocato Alberto Maria Onori – Aspettiamo gli esami dell’autopsia per avere risposte e chiarire la dinamica di questa tragedia, per poi restituire il corpo del povero ragazzo ai familiari per le esequie». Originario di Spoleto, dipendente di un’azienda meccanica, Filippo quella maledetta sera era uscito per passare una serata di festa con gli amici. Non farà più
rientro a casa. Poco dopo scatteranno gli arresti di Kevin Malferteiner, Brendon Kosiqi e Denis Hajderlliu, indagati per rissa e omicidio preterintenzionale e usciti dal carcere mercoledì, a seguito dell’applicazione degli arresti domiciliai disposti dal gip Natalia Giubilei
all’esito della convalida. «Si ritiene condivisibile, per lo meno allo stato degli atti ed in mancanza dei risultati autoptici in corso di svolgimento – scrive il gip – la contestazione di omicidio preterintenzionale, tenuto conto della volontà di partecipare al delitto di rissa da parte di tutti gli indagati». Kevin ha dato origine alla lite, Denis ha colpito con un pugno Filippo che gli aveva fatto un «gesto di sfida» e Brandon, «in stato di ebbrezza» ha innestato la retromarcia e lo ha investito. Intanto le indagini dei carabinieri della compagnia di Assisi, guidati dal tenente colonnello Marco Vetrulli, vanno avanti spedite. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Daniela Paccoi, Guido Rondoni, Delfo Berretti e Aldo Poggioni.

Valentina
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