Incubo a Bastia, la vittima finisce in ospedale: 4 arresti Nella gruppo anche un ragazzino di 17 anni, è in comunità

L’INDAGINE

BASTIA UMBRA È accaduto tutto in pochi minuti, nel cuore della notte, quando il centro storico si svuota e scende il silenzio. L’uomo, 54 anni, albanese residente in città, aveva appena prelevato i soldi dallo sportello automatico di piazza Mazzini e si stava allontanando. Non sapeva, però, di essere osservato. Un piccolo gruppo di ragazzi, tra i 17 e i 28 anni, lo aveva preso di mira. Lo hanno accerchiato, colpito, trascinato sull’asfalto. E rapinato. Non c’era molto nel borsello strappato via con violenza: effetti personali, qualche documento. Il contante, per fortuna, era già stato messo in tasca. Quello che è accaduto la notte tra l’8 e il 9 luglio ha però un peso che va ben oltre il furto: parla di prevaricazione, branco, violenza gratuita. È un episodio che scuote perché non nasce da uno scatto d’impulso, ma da una lucida premeditazione. La vittima ha riportato escoriazioni e contusioni, con una prognosi di cinque giorni. È stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Assisi e ha poi sporto denuncia. Le indagini sono partite subito. I carabinieri della stazione di Bastia Umbra, coordinati dal sostituto procuratore Annamaria Greco, hanno visionato i filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza, ascoltato testimoni, incrociato dati. Quello che hanno ricostruito è un’aggressione portata avanti in accordo, con ruoli assegnati e una strategia ben definita: attendere, colpire, scomparire. Dopo meno di tre settimane, sono scattati cinque arresti. In carcere sono finiti due italiani di 18 e 22 anni, un marocchino di 20 e un albanese di 28. Per uno di loro – il ventiduenne – la notifica è arrivata in cella: si trovava già detenuto a Capanne per una precedente rapina ai danni di un sedicenne. Una vicenda altrettanto violenta, consumata di recente sempre a Bastia, in cui il giovane aveva minacciato un minorenne a bordo di una minicar per sottrargli la carta prepagata e la patente, e l’aveva poi scaraventato fuori dal veicolo causandogli diverse ferite. Prima ancora, quella stessa sera, aveva rapinato – insieme a un complice armato di coltello – un altro giovane. Il quinto indagato, un diciassettenne italiano, era stato arrestato nei giorni scorsi. Per lui il tribunale per i minorenni ha disposto la custodia presso l’istituto penale per minori di Pontremoli, in Toscana. C’è un dettaglio che rende l’intera vicenda ancor più inquietante. Dopo l’aggressione, alcuni tra i presunti autori avrebbero contattato la vittima, cercando di convincerla – forse con pressioni nemmeno troppo velate – a ritirare la denuncia. Un tentativo che non è andato a buon fine. L’uomo ha scelto di non cedere, di non restare in silenzio. Gli arresti sono stati eseguiti all’alba di lunedì su ordinanza del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Perugia. I reati contestati sono pesanti: rapina aggravata in concorso e lesioni personali.
Massimiliano Camilletti

Loading

comments (0)

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.