Il candidato di Alternativa Popolare, da sempre impegnato nell’associazionismo, scende in campo
“È mancata programmazione e pianificazione con molte decisioni prese in maniera superficiale”
di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA Matteo Santoni è il terzo candidato intervistato dal Corriere dell’Umbria, sostenuto da Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi. – Dottor Santoni, dopo un periodo nell’associazionismo, è ora candidato di Alternativa Popolare: perché scende in campo? In questi ultimi anni mi sono messo al servizio di Bastia e in questa tornata elettorale ho visto l’oppor tunità di cambiare la situazione della città e offrire ai bastioli quello che meritano: sviluppo, lavoro, sicurezza e una visione lungimirante che tanto è mancata. Né a destra né a sinistra ma guardando avanti con un sincero interesse per la collettività. – Quali sono a suo giudizio le mancanze della giunta? Le carenze sono oggi sotto gli occhi di tutti: scarsa attenzione al decoro pubblico, strade in pessimo stato, strutture fatiscenti ed inagibili da anni, attività produttive in difficoltà con conseguente calo del lavoro e ristagno demografico. È mancata programmazione e pianificazione con molte decisioni prese in maniera superficiale. È vero che i fondi sono limitati, ma pensiamo allo sport: è possibile che Bastia abbia quasi tutte le strutture destinate ad attività sportiva di fatto inagibili o in manutenzione? Sono problemi noti da anni il palazzetto, la palestra delle scuole medie chiusa da ormai 7 anni, la struttura di XXV aprile in completo abbandono ed oggi, probabilmente, sarà solo da abbattere. In compenso si è realizzata, in piena periferia, una pressostruttura senza aver né realizzato la pavimentazione, aggiunta successivamente, né pensato a raccordarla agli spogliatoi! E ancora, il nuovo centro commerciale: ben vengano le nuove attività, ma sarebbe stato opportuno creare un collegamento anche fisico con il nostro centro cittadino, come un tratto di marciapiede dalla fonte di Moncioveta fino all’accesso alla piazza Mazzini per fare in modo che anche le attività commerciali del centro città possano trarre beneficio dalla costruzione di questo nuovo complesso.- Quali sono i punti cardine del suo programma Ho in mente 4 punti essenziali, a partire dal lavoro: Bastia deve tornare ad essere un punto di riferimento per l’economia umbra, come lo è stato per decenni. Le zone produttive devono tornare ad essere attrattive per investitori e imprenditori,tramite sgravi e incentivi, e il Comune deve supportare il prezioso tessuto commerciale della nostra città. La sicurezza: negli ultimi anni c’è stato un incremento dei furti nelle case e più in generale della microcriminalità. A livello locale, va aumentato il numero di vigili, alcuni dei quali dedicati esclusivamente al pattugliamento e al controllo delle aree più a rischio in sinergia con i corpi militari e di polizia. Sarà inoltre importante il coinvolgimento dei cittadini, che potrebbero impegnarsi nella vigilanza di quartiere. Il sociale: Bastia ha la fortuna di avere 140 associazioni, e questa è una ricchezza che va sfruttata: un’associazione ben inserita nel territorio spesso rende un servizio molto migliore di quello che può fornire un ente pubblico, per questo vanno incentivate anche economicamente. Non possiamo però dimenticare le carenze della nostra Città, che oggi non ha ad esempio una Rsa a supporto delle famiglie. Mancano poi attività attrattive per i giovani: il tessuto cittadino oggi non offre nulla per loro, che infatti sempre più spesso preferiscono altre città per incontrarsi. Infine, il decoro urbano e la trascuratezza che c’è stata non solo dall’amministrazione uscente, ma anche dalle precedenti, di ogni colore. La distruzione della Piscina Eden Rock nel passato e lo scempio dell’area Franchi nei tempi più recenti ne sono lo specchio. Non meno grave è la gestione del verde e delle strade: Bastia oggi ha un solo operaio addetto alle manutenzioni, avendo provveduto ad esternalizzare ogni servizio di questo tipo. Ma chi controlla? – In un quadro politico fluido – il centrodestra spaccato, e un centrosinistra riunito – quali pensa siano le vostre possibilità e cosa sperate dalla campagna elettorale? La riunione del centrosinistra è un evidente tentativo disperato di raccogliere qualsiasi frammento più o meno progressista per creare una coalizione completamente eterogenea: a livello nazionale il campo largo è ormai naufragato, come potranno i cittadini dare fiducia ad una squadra dove ognuno cercherà solo di portare acqua al proprio mulino anziché pensare al bene della Città? Il centrodestra qui a Bastia si è di fatto dissolto, e la polvere che si è generata ha creato, quasi in maniera casuale, due schieramenti davvero difficili da descrivere ed inquadrare: da una parte c’è il sindaco uscente che guadagna con estrema fatica la fiducia dei
partiti di riferimento, ma che si trova a livello locale con un partito svuotato ed un altro appena sparito dalla circolazione, dall’altra c’è il grande appoggio dell’ex vicesindaco che lascia il suo posto a 5 mesi dalle elezioni e che oggi contesta apertamente il lavoro della Giunta di cui ha fatto parte da grande protagonista per 4 anni e mezzo, entrando in una coalizione guidata da quella che è stata per tutta la legislatura la sua più grande avversaria. Per gli elettori, da questo lato, è evidente che qualsiasi scelta sarà quella sbagliata.- Un appello ai cittadini: perché dovrebbero votare Matteo Santoni? Votare per me e votare per Alternativa Popolare significa scegliere di cambiare, faremo tutto il necessario per stare vicino ai cittadini con un gruppo di persone scelte in base al merito e alla preparazione che con un sincero interesse vogliono dare una prospettiva al futuro di Bastia. Invito tutti quelli che
vogliono fare la differenza a mettersi in gioco. Come dice il nostro slogan l’unica alternativa per Bastia, noi ci siamo.
Il profilo
EX PRESIDENTE DELLA PRO LOCO
Primo candidato a lanciare la sua corsa a sindaco della città di Bastia Umbra con Alternativa Popolare, Matteo Santoni ha 50 anni, è un consulente finanziario, sposato con una figlia ed per molti anni è stato ex presidente della Pro loco di Bastia. “Un cittadino con un sincero interesse al bene della comunità”. Per questo Bandecchi l’ha scelto, “per il suo impegno nel mondo dell’associazionismo e del volontariato, per la sua naturale apertura agli altri”, ha detto in occasione della sua candidatura per la poltrona di sindaco.
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