Sono 2500 le aziende che prendono parte all’evento che si tiene a Umbriafiere in questo fine settimana L’agricoltura guarda al futuro

di Sonia Brugnoni

BASTIA UMBRA – Oltre 420 espositori da tutta Italia in rappresentanza di 2500 aziende, 70mila ettari di superficie espositiva, 80mila presenze nello scorso anno. Sono questi i numeri con cui si presenta Agriumbria 2017. Il tema della 49esima edizione inaugurata ieri (si chiuderà domenica 2 aprile) alla presenza di autorità civili, militari, rappresentanti dei comuni umbri, dell’ Università per Stranieri e della Regione dell’Umbria, è la sicurezza in agricoltura con uno sguardo rivolto all’innovazione e alle nuove generazioni. Quest’anno la manifestazione si è avvalsa di collaborazioni importanti con il dipartimento di scienze agrarie di Perugia al quale è stata affidata l’organizzazione del convegno dal titolo “Progettare un’azienda in permacultura”, un modello di gestione “sapiente”, responsabile e sostenibile. Presente anche delegazioni provenienti daTunisia,Ungheria, Uzbekistan e dalla città tedesca di Hochberg con cui Bastia è gemellata. Il presidente di Umbria Fiere, Lazzaro Bogliari, aprendo i lavori dell’inaugurazione, (tavolo coordinato dalla studentessa di scienze agrarie Alberta Capobianco), ha ringraziato gli espositori che ogni anno riconfermano la loro presenza e gli operatori agricoli della Valnerina presenti. “La semina per la fioritura di Castelluccio lancia un segnale importante – ha detto Bogliari – che arriva dalle zone martoriate dal terremoto dove oggi c’è necessità di sostegno”. Nel suo intervento, poi, ha anche ricordato l’ideatore di Agriumbria, Lodovico Maschiella. Per il sindaco di Bastia, Stefano Ansideri “più che una fiera, Agriumbria è una festa piena di colori, suoni e profumi e di gente interessata a visitare gli stand. Un vero e proprio tripudio alla vita. L’agricoltura è alla base dell’esistenza dell’uomo.” “Quest’ anno Agriumbria – ha detto il presidente dell’associazione italiana allevatori Roberto Nocentini – è ancora più ricca e grande. Grazie all’organizzazione e al lavoro di tante persone si riesce a far capire l’importanza del ruolo dell’agricoltura e del settore zootecnico. Siamo diventati il polo della carne italiana ed è importante far conoscere al consumatore la qualità e la rintracciabilità del nostro prodotto”. “Abbiamo accolto da anni l’invito a partecipare ad Agriumbria – ha affermato Marco Acerbi, responsabile di Eima (Esposizione internazionale di macchine per l’agricoltura e giardinaggio) per assistere le nostre aziende associate espositrici. Quest’anno con una novità: il 28 e il 29 luglio a Casalina organizzeremo delle “Best practices” per l’agricoltura di precisione per mostrar ele tante novità agli agricoltori”. L’assessore regionale Fernanda Cecchini ha poi rimarcato “l’ importanza della presenza delle nuove generazioni a cui, in questi giorni, saranno dedicati i laboratori didattici che insegneranno loro ad avere maggiore dimestichezza con cibo e animali. Le nostre aziende mettono a disposizione le loro esperienze per far conoscere le tematiche ai più piccoli. Allevare in Umbria ci interessa e mettiamo a disposizione strumenti finanziari per renderlo possibile”.

Tanti i paesi presenti Scambio di esperienze

Tra gli ospiti a Umbriafiere anche la Tunisia: “Vogliamo far conoscere i vantaggi di chi investe da noi”, ha spiegato Toukabri

BASTIA UMBRA Agriumbria, rassegna sempre più internazionale. Sono presenti molti paesi tra cui la Tunisia. “Siamo qui nel quadro dello scambio stand: Agriumbria ci ha messo a disposizione lo stand e noi lo faremo nell’ambito del Siat 2018 (Esposizione internazionale di investimenti e tecnologie agrarie) – ha spiegato Abdelmoumen Toukabri, rappresentante Apia (Agenzia per la promozione degli investimenti agricoli). Vogliamo far conoscere la potenzialità degli investimenti, i vantaggi finanziari e fiscali che il nostro stato offre agli stranieri, ma anche per acquisire le vostre conoscenze nell’innovazione tecnologica e le attrezzature per l’irrigazione, perché noi abbiamo problemi con l’acqua. Le aziende umbre sono all’avanguardia sulla ricerca e lo sviluppo; vorremmo applicare in Tunisia il vostro modello e grazie al progetto‘Agricoltura competitiva’ riusciremo a promuovere e implementare la nostra agricoltura”. Allo studio un progetto importante che prevede un finanziamento europeo di 2 milioni di euro in tre anni per coprire le undici regioni in Tunisia che sono coinvolte. Nello specifico gli interventi che saranno attuati attraverso uno scambio Italia Tunisia sono finalizzati al trasferimento di esperienze e tecnologie. “Tra le mission dell’ agenzia di Confindustria, Umbria Export, vi è l’elaborazione di strategie e il sostegno per l’internazionalizzazione delle imprese della nostra regione – ha spiegato il direttore Enzo Faloci – e l’Umbria è molto attiva sul versante della cooperazione internazionale; quest’anno l’esperienza con la Tunisia è significativa e la vede come partner del progetto ‘Agricoltura competitiva’ del quale è capofila Elis”.  so.bru.

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