L’INCIDENTE: Vittima una ecuadoriana di 46 anni. Forse era una una badante

Investita e uccisa mentre attraversa la statale 75 a Bastiola

di Giuseppe Smuraglia

PERUGIA — Ancora sangue, ancora morte sulla statale 75 Centrale Umbra a Bastiola. Una strada solitamente molto trafficata e che più volte purtroppo è stata teatro di incidenti devastanti, agghiaccianti. La statale è rimasta chiusa per circa [\FIRMA]4 ore. Solo verso le 11 la circolazione è ripresa regolarmente.
E anche l’incidente che è successo ieri mattina è stato terrificante. E’ costato la vita a una extracomunitaria, un’ecuadoriana di quarantasei anni. La poveretta si chiamava Nely Sulay Verdesoto Rivera, era nata a San Jose De Chimbo l’11 giugno del 1958. Per lei non c’è stato nulla da fare: morta sul colpo per la decisione azzardata di attraversare una quattro corsie dove vige il divieto di passaggio per i pedoni.
Erano circa le 7, ancora scuro, forse anche un po’ di foschia. Visibilità quindi non proprio delle migliori. Traffico comunque piuttosto scarso.
La donna, secondo la ricostruzione della polizia stradale, ha attraversato la strada, da destra a sinistra. Proprio in quell’istante è sopraggiunta una Mercedes che procedeva da Perugia verso Bastia, alla cui guida c’era S.F., perugino di cinquantatrè anni.
Un impatto violentissimo e con ogni probabilità inevitabile. La Mercedes del perugino ha urtato con lo spigolo anteriore destro la Rivera che è stata sbalzata a qualche metro di distanza dal punto dell’impatto.
Un colpo tremendo e devastante che non ha dato scampo purtroppo alla povera donna, che è morta sul colpo.
L’uomo che era alla guida della Mercedes si è subito fermato e si è precipitato verso la donna con l’intenzione di soccorrerla, ma anche lui si è dovuto arrendere alla terribile realtà, davanti alla morte. Immediatamente sono arrivati i soccorsi, ma non sono serviti. Da quel momento si è messa in moto la terribile impietosa macchina burocratica. Coperto pietosamente da un lenzuolo bianco il cadavere della povera donna ha dovuto aspettare l’arrivo del magistrato di turno, che ha effettuato i rilievi del caso.
Nel frattempo una pattuglia della polizia stradale di Perugia provvedeva a chiudere la stata 75 Centrale Umbra, con obbligo di uscita allo svincolo di Ospedalicchio di Bastia.
Gli uomini della sezione infortunistica della Polstrada perugina, coordinati dall’ispettore Giovannelli si sono occupati dei rilievi dell’incidente.
Quando è arrivata la stradale, gli agenti hanno trovato S.F. che era ancora accanto al cadavere della povera donna. Era in evidentissimo stato di choc per cui è stato necessario assisterlo. D’altro canto un’esperienza del genere non può che causare profonda prostrazione.
Una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Assisi si è occupata della rimozione della Mercedes e della bonifica della sede stradale. Tempi tecnici necessari, indispensabili che assieme a quelli burocratici inevitabilmente provocano turbamenti e forse anche un po’ di rabbia. Dopodichè la strada è stata riaperta e tutto è ritornato alla normalità. Tutto dimenticato? Chissà!
Sulla storia, sulla vita di Nely Sulay Verdesoto Rivera, non si sa praticamente nulla.
E’ probabile, ma per il momento è solo un’ipotesi, che la povera donna fosse impiegata, magari come badante, in una delle case della zona e che avendo finito il lavoro durato forse tutta la notte, stesse tornando a casa.
Ma potrebbe anche essere la cosa opposta: che si stesse cioè recando al lavoro. Su questo e altri aspetti stanno ovviamente facendo accertamenti gli uomini della sezione Infortunistica della polizia stradale di Perugia.


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