Super Iva, il ministero nel giudizio

Il giudice di pace chiama le Finanze per le bollette del gas
 
 BASTIA UMBRA – Anche l’amministrazione finanziaria dello Stato, cioè il ministero delle Finanze, entra nella vertenza della super Iva applicata alla bollette del gas. Lo ha deciso il giudice di pace di Assisi, Salvatore Spampinato, che ha chiamato in udienza il ministero per dirimere la querelle relativa all’applicazione dell’Iva all’aliquota massima anche durante i mesi estivi. Ed è questo il motivo che ha portato diversi cittadini di Bastia Umbra (ma anche di Assisi) a presentare i ricorsi al giudice di pace. Chi ricorre vuole che nelle bollete del gas con contratti per l’uso promiscuo (cioè quello delle normali abitazioni) venga applicata l’aliquota per l’Imposta sul valore aggiunto del 10% durante il periodo di non utilizzo degli impianti di riscaldamento, cioè per il periodo che va da metà aprile fino alla fine di ottobre. In realtà, sia per gli utenti di Bastia Umbra che di Assisi, è stata applicata l’aliquota massima del 20% non soltanto durante l’inverno, ma anche nel periodo in cui gli impianti di riscaldamento non vengono utilizzati. O, l’utilizzo avviene soltanto in funzione estate, cioè per riscaldare l’acqua di bagni e cucine. Una differenza tutt’altro che lieve, in termini di risparmio, sulla bolletta energetica che ha costretto i residenti a pagare più del dovuto. Un regalo alle casse di Comuni e società di gestione che non tutti si sentono di fare. Ecco perché sono scattatti i ricorsi al giudice di pace. L’intenzione è di riavere indietro quanto è stato pagato in eccedenza. L’intervento in giudizio dell’amministrazione finanziaria servirà a chiarire definitivamente i termini dell’applicazione dell’Iva sulle bollette. E valutare con maggiore accuratezza i ricorsi presentati dai cittadini per ottenere i rimborsi di una quota di bollette che si ritiene non dovuta. Una situazione che già si è verificata in altre città con l’intervento, anche in quel caso, degli uffici del giudice di pace. 
L.B.