ANSIDERI STEFANO1BASTIA – Botta e risposta sindaco – gruppo consiliare del Pd, in merito alle scelte del Comune in fatto di finanze. Nei giorni scorsi, il capogruppo in Consiglio comunale del Pd, Pasquale Borgarelli aveva parlato di «aumenti senza precedenti» per quel che riguarda tasse e costo dei servizi a Bastia. «Paradossalmente – risponde Ansideri – il comunicato a firma del capogruppo in Consiglio comunale del Pd costituisce un riconoscimento a questo Governo comunale della validità delle scelte sin qui operate in tema di finanza pubblica, avendo avuto la capacità di assorbire fino ad oggi gli ingenti tagli operati dal Governo centrale, senza ribaltare questi ultimi nelle tasche dei cittadini. Oggi, con gli ultimi provvedimenti contenuti nella “Legge di stabilità” per il 2015,non potremmo più assicurare i servizi sinora garantiti alla nostra collettività, per i quali è venuta meno ogni possibilità di riduzione dei relativi costi e di valorizzazione del patrimonio comunale».«È singolare – prosegue il sindaco Ansideri – il comportamento del consigliere Borgarelli, il quale in sede di illustrazione del Bilancio di previsione 2015 in Commissione Consiliare, aveva dimostrato di avere ben compreso i motivi e il ragionamento alla base della manovra tributaria annunciata, essendo a conoscenza della generale situazione economica e di quella particolare riferita alle difficoltà di tutti gli Enti locali». «Se poi vogliamo scendere nel merito – prosegue Ansideri – non è assolutamente vero che per tasse e costo dei servizi siano stati effettuati «aumenti senza precedenti» nel nostro Comune, in quanto questo non invidiabile primato spetta alla consigliatura Lombardi. La scelta di questa Amministrazione, di ritoccare l’addizionale Comunale Irpef, per la quale si era già provveduto ad innalzare la fascia di esenzione ad 11mila euro a tutela delle fasce più deboli, è da ricercare nella necessità di procedere comunque ad un aumento della imposizione per compensare i tagli patiti, ma di non farlo sulla tassazione immobiliare, non sempre a carico di soggetti economicamente solidi. Per quanto riguarda poi gli aumenti previsti sui servizi mensa gli stessi sono stati applicati solo per la fascia di reddito più alta ed andranno a regime, come per gli aumenti dei trasporti, dal settembre 2015. Discorso a parte va fatto per le lampade votive cimiteriali, le cui tariffe erano invariate da oltre 20 anni e per le quali l’aumento, seppur apparentemente rilevante in termini percentuali, risulterà inferiore ai 6 euro all’anno».

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