stemma comunaleIl Consiglio comunale, mercoledì 20 gennaio 2016, ha approvato alcune deliberazioni tra le quali una variante al PRG relativa alle cosiddette Aree ‘C0’ (Aree agricole compromesse)  e la

mozione sul problema rifiuti presentata dal Movimento 5 Stelle con alcune modifiche.

La variante, ai sensi dell’art. 32, comma 10 della Legge regionale 1/2015,  è stata approvata a larga maggioranza con l’astensione del Consigliere Marcello Rosignoli, Movimento 5 Stelle, e Fabrizia Renzini, gruppo misto. In concreto viene a modificare l’art. 21 delle NTA (Norme Tecniche di Attuazione) del Prg,  che riguarda ‘Le zone caratterizzate da insediamenti sparsi di ricomposizione urbanistica-edilizia ‘C0’”. Per gli insediamenti sparsi nel territorio caratterizzati da una nascita spontanea valgono le norme previste dal relativo PPE (Piano Particolareggiato esecutivo) approvato il 29 giugno 2005 e con successive varianti; ora è modificabile con delibera della Giunta Comunale. Questa è la parte nuova della normativa  approvata dall’assemblea consiliare, che però mantiene l’obbligo di sottoporre all’esame  del Consiglio comunale le modifiche che riguardano: le perimetrazioni delle aree C0 rispetto al PRG,  le volumetrie esistenti e di progetto, le altezze massime e i quantitativi delle dotazioni territoriali e funzionali minime. Nel caso delle dotazioni territoriali e funzionali, nel rispetto della normativa regionale,  è ammessa la monetizzazione solo per le aree di verde pubblico.

“La variante è un importante passo avanti rispetto a ritardi e omissioni più che ventennali nella vicenda delle aree ‘C0’ – ha rilevato l’assessore all’urbanistica Francesco Fratellini -. Le aree ‘C0’, nate trent’anni fa in condizioni di scarsa chiarezza e trasparenza, oggi rappresentano un problema nella gestione del territorio che noi vogliamo contribuire a risolvere nell’interesse generale. Questa variante è uno strumento che può aiutare i proprietari che sono bloccati e l’Amministrazione comunale a dare attuazione alle opere di urbanizzazione rimaste incompiute”. La stessa delibera del Consiglio comunale ha approvato varianti, su richiesta dei proprietari, relative a 3 delle 20 aree ‘C0’ del territorio comunale.

 

La mozione del movimento 5 Stelle intitolata “Gesenu  Spa e Gest Spa”, che era stata rinviata nella precedente seduta, è stata esaminata dal Consiglio che con  alcune modifiche l’ha approvata con i voti favorevoli dell’Assemblea e il voto contrario del Gruppo Pd e di Simona Carosati, Consigliere di ‘Bastia per Te’. Le modifiche al testo originale sono state proposte dal Consigliere Gianluca Ridolfi, capogruppo di ‘Bastia Popolare’.

Questo il testo della Mozione approvata: “Considerato che l’Amministrazione comunale di Bastia si è già attivata nelle opportune sedi per promuovere la revisione del contratto e che l’attuale sistema di raccolta si basa sui principi del sistema adottato da alcuni comuni del Consorzio Contarina, impegna il Sindaco e la Giunta a intensificare ogni possibile azione politica e legale, congiuntamente agli altri comuni interessati, volta a valutare la sussistenza dei presupposti per la risoluzione del contratto di gestione dei rifiuti urbani con la RTI Gest Spa, o quantomeno la sua revisione;

A continuare a promuovere un sistema analogo al modello di consorzio intercomunale di bacino Priula, che tenga conto dell’omogeneità e potenzialità di gestione unica del servizio nell’area di riferimento, con criteri di efficienza, qualità, economicità e trasparenza e con la possibilità di controllo diretto da parte dei cittadini, proponendo, se del caso, modifiche alla legge regionale istitutiva dell’Auri;

A promuovere ogni iniziativa politica ed istituzionale al fine di modificare il Piano regionale Rifiuti con l’obiettivo dell’adesione alla strategia ‘Rifiuti zero’.

 

 

Bastia Umbra, 21 gennaio 2016                                                        Ufficio Stampa del Sindaco

 

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