Il comitato “La sentinella del Subasio” segnala la situazione creata da un cantiere a Capodacqua
ASSISI – (fla.pag.) “Il cantiere di messa in sicurezza del fosso Renaro a Capodacqua ha fatto più danni in tre mesi che lo stesso Renaro in 300 anni”: sospesi nel ‘rimpallo’ di responsabilità tra il settore dei lavori pubblici del Comune di Assisi e il Consorzio della bonifica umbra, ai cittadini della frazione assisana non resta che appellarsi all’ironia, per denunciare la situazione di disagio che vivono a causa del restringimento della sede stradale di via Renaro nei pressi del fosso omonimo, che è pericoloso per le auto (poco tempo fa un automobilista ha spaccato una ruota della sua vettura) ma anche e soprattutto per i pedoni, vista l’assenza di marciapiede. “A seguito dei lavori di messa in sicurezza del fosso Renaro – spiega il comitato “La sentinella del Subasio”, nato per promuovere una crescita sostenibile e utile alla frazione di Capodacqua d’Assisi, nel segno del rispetto ambientale ma anche dello sviluppo e della vivibilità – per la popolazione residente si sono prodotti notevoli disagi da ricondurre al restringimento della carreggiata, esito del transenna-mento, per circa 200 metri, della sede stradale, franata dopo i lavori di canalizzazione eseguiti di recente. A tale già significativo problema che incide sull’ agibilità della via – aggiunge la lettera, inviata a Comune e Consorzio – si somma il dissesto del fondo stradale, soprattutto in coincidenza della cunella. Tale stato del luogo, inoltre, non pare adeguatamente segnalato, considerando che la lunghezza del tratto dissestato e il volume del traffico, leggero e pesante, che vi insiste. Per tali motivi – spiega il comitato – a tutela dei diritti dei cittadini interessati chiediamo il ripristino, nel più breve tempo possibile, delle normali condizioni di percorribilità della via o, in subordine, la sistemazione del fondo stradale al momento utilizzabile. Confidiamo – concludono i cittadini – nel sollecito accoglimento della richiesta, anche
in considerazione dell’opportunità di prevenire possibili incidenti, anche gravi”.

Corriere-2010-12-14-pag21

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