L’opposizione invita a risolvere i problemi
ASSISI – (fla.pag.) Carlo Cianetti e Sinistra Critica attaccano i candidati del centrodestra: il primo, in particolare, nota come Bartolini e Ricci si rimproverano reciprocamente per ciò che non hanno fatto in questi 14 anni di governo insieme. “Sono colpevoli – snocciola il proprio elenco di Cianetti – del degrado del centro storico, ridotto a una scatola vuota, invasa da auto e chincaglierie; sono colpevoli della gravissima crisi del turismo; sono colpevoli di non aver fatto nulla per l’infanzia, per gli anziani per i giovani. Si sono limitati a spendere male i tanti soldi del terremoto e del Giubileo arrivati da Perugia e da Roma. Hanno lasciato alcune frazioni senza acqua e senza gas, hanno dimenticato la montagna, hanno violentato l’ambiente e si sono dimostrati incapaci di intraprendere adeguate politiche culturali lasciando da sole le famiglie, i lavoratori e le persone bisognose. Assisi e il suo territorio hanno tanto cemento in più, tanti turisti in meno e accusano una perdita di prestigio a livello nazionale e internazionale: la città è stata amministrata come fosse un’azienda – conclude Cianetti – ma chi non è stato capace di far crescere Assisi in tutto questo tempo non ci riuscirà neanche in futuro”. Anche Sinistra critica tira le orecchie ai due candidati che nel centrodestra non si stanno risparmiando attacchi al vetriolo. “La giunta del fare – è scritto in una nota – non è ancora stata in grado di risolvere il problema del palo divelto da un incidente stradale tra Petrignano e Bastia né della toponomastica (assente) di via San Gregorio”. Altro problema posto all’attenzione è quello della manutezione del fondo stradale in via Patrono d’Italia a Santa Maria degli Angeli, “dove si è obbligati a zigzagare tra i vari cantieri nati a causa della rottura del fondo stradale. Stesso identico problema esiste a Petrignano all’altezza della rotonda davanti alla chiesa che ha bisogno di manutenzione. I crateri creati dal dissesto dei sanpietrini – a Santa Maria mai presenti prima dei lavori di pochi anni fa – non fanno bene né alle macchine né alla pazienza, e in entrambi i casi è lecito domandarsi come sono stati fatti i lavori e quali controlli sono stati effettuati”.

Corriere-2010-12-14-pag21

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