Walzer di candidature per Bastia

BASTIA UMBRA – La situazione politica a Bastia Umbra è ancora fluida. Le incertezze sono tante. Ma non mancano alcuni punti fermi. Il Centro destra, da tempo, ha scelto il suo candidato a Sindaco nella persona Fabrizio Masci, Rifondazione Comunista ha deciso di far scendere in campo una sua figura di riferimento indiscutibile Luigino Ciotti. Mentre i D.S. hanno indicato quale loro candidato Francesco Lombardi. Le cose dette così potrebbero dare adito a delle considerazioni errate. Cioè che i giochi siano fatti. Invece è proprio il contrario.
La prima notazione è quella che la candidatura di Francesco Lombardi deve essere ancora accettata e condivisa da tutto il centro sinistra. Quindi ci troviamo in una fase di confronto di cui è possibile immaginare almeno due soluzioni : accettazione ,più o meno , della candidatura di Francesco Lombardi da tutta la coalizione con aggiustamenti nella ripartizione degli assessori o si va alla ricerca di un terzo candidato di gradimento dell’intero centro sinistra. Che deve già fin d’ora e comunque rinunciare , in prima battuta, all’apporto di Rifondazione Comunista. Che ha la sua punta di diamante in Luigino Ciotti. La variabile che in questo contesto incerto pesa, è la decisione di Rosella Aristei che ha lasciato la Segreteria dei D.S. e abbandonato il partito. Ora la ex segretaria diessina si trova ad un bivio. O si ritira a vita privata, dedicandosi in toto alla sua famiglia, alla sua professione, alla sua associazione, e alla sua pittura , accontentando tanti suoi ‘precedenti’ compagni o scende in campo con una sua lista , di stampo cittadino con la filosofia politica di ‘colligere fragmenta’ . Che sembra non siano poche. Tutti attendono una sua decisione. Perché diventa una variabile o una variante non indifferente. Qualcuno paventa l’ipotesi che potrebbe, il condizionale è d’obbligo, essere il secondo concorrente nel turno di ballottaggio. Non ci è dato di sapere se l’ipotesi è reale e concreta. Ma certo è che la Aristei in campo ‘spariglierebbe’ le bocce. Staremo a vedere. Chi vivrà vedrà.

GIOVANNI ZAVARELLA