Bastia Umbra Forza Italia accusa: “Pratica nascosta alla minoranza”
BASTIA UMBRA – Torna a riunirsi oggi pomeriggio (ore 15) il consiglio comunale e il tema è quello caldo degli insediamenti zootecnici. Tanto caldo che crea non poche tensioni prima del nuovo dibattito in aula. A farsi portavoce dei disagi dell’opposizione sono Fabrizio Masci, capogruppo di Forza Italia e Antonio Bagnetti che sul caso hanno presentato un’interrogazione e chiesto l’intervento del segretario comunale. Secondo gli azzurri l’adozione della delibera n. 114 del 21 dicembre scorso da parte del consiglio comunale ha messo in evidenza ancora una volta l’arroganza della maggioranza. La documentazione sul punto in discussione non è stata mai messa a disposizione della minoranza in palese violazione del diritto dei consiglieri alla preventiva informazione. Non solo: su proposta del sindaco l’argomento in esame è stato ritirato e sostituito da un documento a firma del gruppo consiliare Ds. “In quel consiglio comunale, – spiega il capogruppo di Masci – ho più volte chiesto al presidente Tabarrini e al segretario comunale di non ammettere alla discussione un documento non presente nel fascicolo istruttorio. Dalla delibera, non è chiaro come sia potuto avvenire che il punto tre, di cui il sindaco ha chiesto il ritiro, abbia visto variata in seguito a votazione la denominazione in “Ordine del giorno in materia di insediamenti zootecnici”. Il regolamento prevede esclusivamente la variazione dell’ordine di esame; mentre il ritiro può essere proposto e posto a votazione solo invocando la questione pregiudiziale, peraltro non prevista nel nostro regolamento comunale come detta la legge”. Rincara la dose Antonio Bagnetti: “Quello che è avvenuto è stata una grave violazione del diritto dei consiglieri comunali alla preventiva informazione per poter esercitare il diritto di iniziativa previsto dall’art 21. Inoltre, il consiglio di Stato ha sancito che, proprio nel rispetto del diritto fondamentale di democrazia, la discussione di un documento non inserito all’ordine del giorno, può essere ammessa in assenza di obiezioni oltre che in presenza della obiettiva conoscenza dell’argomento da parte dei consiglieri presenti. Se la seconda condizione poteva ritenersi soddisfatta, per la prima si era di fronte alle proteste del capogruppo Masci e a quelle dell’intero gruppo che al momento della votazione di un atto ritenuto illegittimo usciva dall’aula”.
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