Don Marco Armillei

BASTIA UMBRA – UNA CITTÀ moderna sviluppatasi soprattutto nel secondo dopoguerra come Bastia Umbra è passata in questi anni da poco più di 5.000 abitanti agli oltre 20mila attuali, e tra le sue caratteristiche è il forte attaccamento alle tradizioni locali. Questo modo di essere rafforza l’identità territoriale della città e la condivisione tra i residenti, vecchi e nuovi. La Pasqua è un momento molto importante anche sotto questo aspetto, sia per le consuetudini gastronomiche che per quelle religiose, legate entrambe al mondo agricolo. Nonostante siano pochi i cittadini che lavorano in agricoltura, molti invece sono i legami con le tradizioni della terra. Don Marco Armillei è il parroco, insediato a settembre, che gestisce i riti Pasquali a questo titolo per la prima volta. Oltre a confermare la torta di Pasqua e la ciaramicola, quali prodotti gastronomici d’eccellenza, vengono rafforzati i riti liturgici con caratterizzazioni locali. Oggi, giorno di Pasqua, sarà il momento saliente con la famosa Rinchinata, l’inchino tra la statua del Salvatore e quella della Madonna al centro di piazza Mazzini, una genuflessione che deve svolgersi in perfetto sincrono. Introno alle 18, dopo la Messa, la statua del Salvatore uscirà dalla chiesa di San Michele e la Madonna da S. Croce, portate in spalla dalle Confraternite che dovranno gestire la Rinchinata. Subito dopo l’estrazione della Tombola in piazza, organizzata dalla Pro Loco e seguita da molti cittadini rimasti a Bastia. m.s.

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