Sono 420 i nuovi positivi a fronte di 4.540 tamponi analizzati. Aumenta il numero dei pazienti in rianimazione

di Catia Turrioni
PERUGIA Diminuiscono i contagi (420 a fronte di 4.540 tamponi analizzati) ma aumenta il numero delle vittime, otto nell’ultimo bollettino della Regione cui se ne vanno ad aggiungere altri cinque registrati nella giornata di ieri. Al Santa Maria di Terni è morta una donna di 87 anni che era ricoverata nel reparto di malattie infettive. All’ospedale di Perugia sono deceduti una 82enne e un 75enne di Corciano. Altri due morti si sono registrati nel nosocomio di Città di Castello, si tratta di un uomo di 84 anni di Assisi e di un 78enne di Città di Castello. Cresce il numero dei ricoverati nelle terapie intensive che raggiungono il picco massimo dei 48 pazienti,due in più rispetto al giorno precedente. Diciannove si trovano nell’ospedale di Perugia, 18 a Terni, 6 a Città di Castello e cinque a Spoleto. I ricoverati totali, invece, sono 353 (erano 354). Gli attualmente positivi diventano 7.572, più di duemila (2.018) concentrati a Perugia,1.015 a Terni, 382 ad Assisi, 338 a Bastia Umbra, 311 a Foligno e 301 a Spoleto tanto per indicare i numeri più significativi.“Si tratta di un momento difficile e delicato per l’Umbria e per il Paese – ha detto la presidente Donatella Tesei nella conferenza stampa di ieri volta ad illustrare il piano di contenimento appena messo a punto – un’ondata così forte e veloce del virus era inaspettata e ha sorpreso tutti”. La governatrice non ha escluso che nell’immediato futuro possano esserci ulteriori restrizioni per contenere la diffusione del virus.E’ andato avanti fino a tarda sera la conferenza Stato-Regioni che anticipa la firma, da parte del premier Conte, del nuovo Dpcm. “Soltanto dopo potremmo valutare il da farsi e, soprattutto, ci sono anche da vedere gli effetti di quelle già disposte che anticipano, in alcuni casi, quando dovrebbe prevedere il nuovo Dpcm”. Tesei sembra comunque intenzionata a non toccare le scuole d’infanzia e primarie.“Faremo di tutto affinché i bambini continuino l’attività didattica in presenza”, ha detto.

Tamponi, addio fila C’è anche l’esercito
Intanto i medici di base trattano per i test in ambulatorio

PERUGIA Dopo le (grosse) criticità delle ultime settimane in quanto a tamponi, si corre ovunque un po’ ai ripari. Grazie anche all’arrivo dell’esercito nei punti drive- through di Perugia, Terni e Bastia e una riorganizzazione scaglionata in base a fasce orarie sembra che le file di ore per avere un tampone che si sono viste nelle scorse settimane, siano ormai un ricordo. Ieri mattina ad esempio, dalle 11 alle 13 al drive-through di Santa Lucia a Perugia erano stati chiamati i ragazzini delle scuole, risultati contatti di positivi. C’è gente che ha impiegato 50 minuti scarsi, (mini) fila compresa. L’impressione è che il punto prelievi sia stato riorganizzato, manco a dirlo, in maniera militare. L’esercito a supporto della Asl e Umbria Salute e Umbria Digitale per il back-office che hanno messo a punto un software per gli appuntamenti, stanno razionalizzando l’impiego delle risorse umane. E, proprio ieri, molti dei tamponi sono stati fatti a minorenni asintomatici. Segno che si ricomincia a testare anche chi non ha sintomi? Lo sperano in molti. Intanto, sempre sul fronte tamponi, ieri pomeriggio si è tenuta una lunga riunione tra i rappresentanti
dei medici di medicina generale e il direttore sanitario Claudio Dario per trovare una quadra sui tamponi da fare appunto dai medici di base. Ma l’accordo ancora non c’è. F.M.

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