BASTIA UMBRA Sul Parco acquatico, la cui costruzione è prevista attraverso un project financing, è necessario fare chiarezza e ristabilire la verità.


L’Eden Rock 2.0 sorgerà vicino l’attuale piscina coperta e non come scritto da alcuni quotidiani locali al posto di quella demolita nell’area Giontella.


Il Piano finanziario relativo all’affidamento risultato dalla gara pubblica è rimasto immutato rispetto a quando l’allora assessore ai Lavori pubblici dott.ssa Catia Degli Esposti portò in consiglio comunale, ad ottobre 2018, la delibera che approvava il “progetto di fattibilità tecnica ed economica”.

A seguire va rilevato che la concessione per la gestione della piscina coperta che prevedeva il canone annuo di 100mila euro è scaduta a luglio del 2019 e non è stata prorogata proprio perché in seguito all’approvazione del 2018, venne messa a gara la realizzazione del parco acquatico basato sul PEF allegato alla delibera.
Quindi i 100mila euro di mancato incasso non esistono in quanto la gara si basava sulla realizzazione di un’opera pubblica di grande interesse e non prevedeva nessun canone da versare da parte del vincitore della gara che fa un investimento da oltre 1.200.000 euro.
In relazione, invece, al “canone di disponibilità” per l’importo di € 39.600+iva all’anno per l’intera durata del contratto di affidamento della piscina coperta e del costruendo parco acquatico, si tratta di un importo che il comune corrisponde al gestore che si impegna e tenere alto il numero e lo standard dei servizi offerti alla cittadinanza. E’ vero che nell’ultimo anno causa Covid l’attività della piscina coperta è stata ridotta, ma in ogni modo il canone in questione fa parte di un PEF che dura 15 anni e la sottoscrizione della convenzione avvenuta a dicembre 2019 ha fatto comunque decorrere i pagamenti che termineranno dopo 15 rate.


Smentire l’affermazione dei consiglieri della Lega che scrivono “Ci chiediamo quindi il motivo per cui siamo andati a sottoscrivere il contratto quando era chiaro che il progetto non era ancora ben definito” è ovvio.
Senza la firma della convenzione l’aggiudicatario non poteva redigere il progetto definitivo e successivamente l’esecutivo. Nessun diniego da parte dell’Arpa, ma semplicemente delle indicazioni, prontamente recepite dai progettisti, di interventi necessari a mitigare l’impatto acustico dell’impianto nei confronti del circondario.


“Stiano tranquilli i cittadini, l’Amministrazione pone la massima attenzione alla tutela dell’interesse pubblico e opera per evitare qualsiasi tipo di sperpero di denaro pubblico – afferma l’Assessore Filiberto Franchi. Il Parco acquatico è realtà. La realizzazione non ha mai subito ritardi, il 3 febbraio 2021 infatti alle ore 18.00 ci sarà la conferenza stampa in diretta streaming per la presentazione”.


I fatti sono chiari, basta leggere gli atti e, soprattutto capire che un progetto valido a ottobre 2018 rimane tale anche se lo portano avanti altri. L’onestà intellettuale vorrebbe che i punti di forza di un progetto rimanessero tali anche se non si ricopre più il ruolo di Assessore e, soprattutto i cittadini meritano chiarezza e non confusione mirata alla polemica sterile e personale.

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