LA QUESTIONE
BASTIA UMBRA A scuola nel cantiere. A vivere una situazione paradossale sono i bambini che frequentano la scuola primaria del quartiere di XXV aprile. Secondo i genitori i bambini si trovano circondati da un cantiere aperto. «A volte spiegano per raggiungere l’ingresso della scuola sono costretti ad attraversare il cantiere esponendosi quindi a tutti i rischi e i pericoli che tale passaggio comporta. Nei momenti di pausa, quando possono essere portati fuori dalle insegnanti, i bambini sono costretti a condividere con altri studenti il piccolo palazzetto antistante la scuola. Con la conseguenza che, anche a causa delle precauzioni che vanno adottate per arginare la diffusione del Covid, le insegnanti sono costrette ad alternare le uscite che così si riducono a pochi minuti. Anche la visuale che si ha dalle finestre della scuola è decisamente avvilente».
Non bastasse, questo quadro desolante prevede un ulteriore elemento di criticità: lo stato dei parcheggi. «In condizione di bel tempo precisano i genitori la situazione è già ingestibile a causa dei cantieri aperti. In inverno il disagio sarà inevitabilmente maggiore. Per queste ragioni i genitori chiedono un incontro all’amministrazione comunale per avere risposte circa lo stato dei cantieri ora fermi, per capire quali siano gli impedimenti alla ripresa dei lavori e per avere un quadro relativo al completamento degli stessi».
La richiesta è stata formulata mediante una lettera rivolta al sindaco. Dalle informazioni sin qui ricevute in via non ufficiale dai genitori l’area del cantiere sarebbe sotto sequestro a seguito del fallimento della ditta appaltatrice e vi sarebbe un contenzioso tra il Comune e l’impresa esecutrice che blocca la situazione.
Massimiliano Camilletti

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