IL CASO
BASTIA Dopo oltre quattro anni dall’inaugurazione, il cantiere della scuola di XXV aprile è ancora aperto. Un gruppo di genitori già nell’ottobre del 2021 scrisse al sindaco Paola Lungarotti per lamentare come l’area intorno all’istituto fosse ancora un cantiere. Venne fuori allora che tutta l’area era sotto sequestro per fallimento della ditta appaltatrice e il Comune era impossibilitato a intraprendere qualsiasi iniziativa per portare a termine i lavori e che, essendo insorto un contenzioso tra il Comune e la ditta esecutrice dei lavori, fino alla definizione della controversia sarebbe stata impossibile la ripresa dei lavori. Pochi giorni fa, su sollecitazione dei genitori dei ragazzi che frequentano la scuola, le consigliere comunali del Partito democratico Ramona Furiani e Luisa Fatigoni si sono recate presso la struttura scolastica. «Come se i disagi derivanti dall’interminabile cantiere non fossero sufficienti -denunciano le due esponenti democratiche -, nella parte esterna dell’edificio sono presenti pannelli di recinzioni non ancorati al cordolo, una delimitazione del cantiere con reti inserite in blocchi di cemento lungo il percorso di uscita ed entrata degli studenti, uno scivolo per disabili con delle sporgenze che rappresentano un pericolo di inciampo per i bambini e fili di ferro lasciati in prossimità dei giochi ». Furiani e Fatigoni hanno filmato tutto e protocollato il video con la richiesta di sopralluogo da parte del tecnico del settore e dell’assessore competente Stefano Santoni, ai quali verrà poi richiesta una relazione sull’intervento.
Massimiliano Camilletti

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