E’ solo la prima “tranche”: tantissime le adesioni


BASTIA UMBRA (Ro.Bru.) – Il Comitato referendario umbro ha presentato ufficialmente, nella giornata di martedì, il primo blocco di firme, circa 3500 contro l’aumento delle indennità dei consiglieri regionali a fronte di tante di più già raccolte. “I cittadini di Bastia Umbra hanno risposto con molto interesse e hanno consentito di raccogliere tante adesioni” commenta Rosella Aristei, tra le promotrici dell’iniziativa delle liste civiche. “Lo sconcerto derivato dalla conoscenza delle tabelle regionali circa il costo dei consiglieri regionali ha provocato molta amarezza, delusione e rabbia. La ‘politica’ non ci guadagna, i cittadini si sentono sempre più distanti da coloro che li dovrebbero rappresentare anche e soprattutto nei loro problemi’. “L’amarezza – continua la Aristei – deriva soprattutto dall’aver scoperto due informazioni: la prima è l’aumento delle indennità dei consiglieri regionali nel luglio 2003, in un momento di grave crisi economica generale che pesa sulle fasce più deboli e sui lavoratori a reddito più basso. La seconda è quella relativa alla votazione all’interno del nuovo statuto regionale, appena approvato ed ora impugnato dal governo, per l’aumento dei consiglieri, inspiegabile per una regione piccola come l’Umbria e con problemi di occupazione e di reddito già critici. Il Comitato è convinto di poter continuare a raccogliere le firme in tempo utile per fare il referendum nella prossima primavera”. La raccolta delle firme proseguirà il venerdì al mercato, durante la festa di San Michele e in Comune, presso l’ufficio di segreteria.

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