L’opposizione accusa la maggioranza di aver «forzato lo Statuto» 
 
BASTIA – Tutto come previsto nella Comunità montana Subasio, ma con qualche incarico in più che ha suscitato il risentimento dell’opposizione. Il faticato riassetto della giunta ha sancito, infatti, la nomina di tre nuovi assessori: due di Bastia Antonello Caleri (Margherita) e Luciano Furiani (Ds), e Chinea di Torgiano; ma non solo. Il presidente Picchiarelli ha anche conferito deleghe ai consiglieri Massimo Geoli (comunisti italiani) per le politiche sociali e a Landrini per la protezione civile. Incarichi che hanno sbloccato il veto, ma non le riserve dei Comunisti italiani che hanno criticato il nuovo assetto dell’esecutivo della giunta, troppo sbilanciato a favore della Margherita. Polemici soprattutto i consiglieri di Forza Italia e in particolare Domenico Pontini che sottolinea le divisioni nella maggioranza di centrosinistra e, cosa ancora più grave, che «pur di chiudere la vicenda il presidente Picchiarelli e i gruppi di maggioranza non hanno esitato a ‘forzare’ lo statuto, portando da sette a nove gli assessori, con il conferimento delle deleghe a due consiglieri». Accade troppo spesso, secondo l’esponente azzurro, che per quadrare i conti privati tra i partiti di sinistra non si esita a farlo a spese delle istituzioni pubbliche.
M.S. 
 
 

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