Rimesso in discussione per l’ennesima volta il progetto comunale della «cittadella» 
 
 BASTIA — Che fine ha fatto il progetto di «polo culturale» che per anni ha animato il dibattito politico-amministrativo sin dagli anni Novanta? L’ultima indicazione certa era la localizzazione nell’area ex mattatoio, ma da quando il piano approvato è stato rimesso sul tavolo e si è individuato anche il progettista di fama internazionale, l’architetto Natalizi, l’ipotesi del «polo culturale» si è sbiadita fino a scomparire per fare posto a volumetrie commerciali. Rimaneva, però, in piedi l’intenzione che con i proventi della vendita dello spazio di proprietà comunale nella stessa area, proprio il vecchio mattatoio, si potesse finanziare il famoso «polo», magari per realizzarlo nell’ambito del Piano di recupero dell’area ex Giontella. Nel frattempo l’amministrazione Lombardi ha però indicato che una parte consistente di quei soldi dovranno essere destinati alla costruzione della nuova scuola elementare a XXV Aprile. A questo punto tutto viene azzerato per aprire, forse, un capitolo nuovo. Vale la pena ricordare che il progetto del «polo culturale» era nato non come esercitazione accademica astratta, ma come traduzione molto concreta di obiettivi da conseguire in tempi rapidi. Il primo era quello di dare alla biblioteca comunale una sede adeguata, con spazi sufficienti, ed accessibile rispetto all’attuale decentrata in viale Umbria e con scalini che ne impediscono l’uso ai disabili. L’idea era quella di concentrare anche fisicamente in un luogo, di dimensioni sufficienti ed esteticamente accattivante, le iniziative della cultura e le occasioni di incontro e di dialogo tra i cittadini. Ora, dopo l’acquisizione dell’ex chiesa di Sant’Angelo, destinata a diventare un auditorium, il Comune punta ad obiettivi diversi, quale è quello di acquisire entro il 2005 immobili che possano diventare la sede delle associazioni che svolgono attività culturali sul territorio.
m.s.

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