Il terzetto era seguito dai carabinieri 
Dopo la prima condanna a 4 mesi è stata fatale la seconda a 6 mesi per mancato espatrio 
Notte di controlli Decine di veicoli e automobilisti ai posti di blocco «Guerra» all’alcol


Già in manette per furti in città e a Bastia Umbra erano tornati «in clandestinità»


ASSISI — Controlli sul territorio per evitare le stragi dei fine settimana, controllo al «terminale» per evitare che troppi stranieri la facciano franca. I carabinieri del Comando di Compagnia nel week-end hanno intensificato gli appostamenti all’uscita dei locali notturni. Ecco allora che hanno fermato una donna, C.G., di 29 anni, che era alla guida di una «Ford»: il successivo controllo con l’etilometro ha permesso ai militari di accertare che era ubriaca alla guida della macchina. C.G. è stata così denunciata in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza, gli è stata ritirata immediatamente la patente di guida (così da non consentirle di proseguire con l’auto), decurtati inoltre 10 punti dalla patente, con il «fermo» del veicolo. Nel corso della stessa serata sono stati controllati 20 veicoli e 30 persone ed elevate 7 contravvenzioni per il mancato uso della cintura di sicurezza. Arrestati, processati, condannati; liberati, arrestati di nuovo in quanto nel frattempo i Carabinieri avevano accertato, attraverso le impronte digitali, che erano in Italia clandestinamente da oltre un anno. Si tratta di 3 stranieri bloccati la prima volta dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Assisi, comandato dal tenente Florindo Rosa, per furto continuato in esercizi commerciali di Assisi e Bastia Umbra. Dopo la condanna a 4 mesi di reclusione, il giudice aveva concesso loro la sospensione della pena e li aveva messi in libertà. Ma i Carabinieri nel frattempo hanno scoperto che il terzetto di clandestini non aveva ottemperato all’ordine di lasciare il territorio nazionale. C.S., di 30 anni, originario della Romania, G.C. di 25, e T.L. di 18, originarie della Moldavia, sono stati rintracciati e nuovamente arrestati; pur clandestini infatti, incuranti del provvedimento dell’autorità giudiziaria, giravano indisturbati nelle vie cittadine. A questo punto il giudice non ha potuto fare altro che convalidare l’arresto, condannarli a 6 mesi di reclusione e farli accompagnare alla frontiera per il rimpatrio.

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