Il presidente Lazzaro Bogliari invita gli imprenditori a fare quadrato
BASTIA UMBRA – Creare sinergie tra imprenditori, prevedendo un maggiore coinvolgimento delle associazioni di categoria quali portavoce degli interessi e delle esigenze dei loro associati, e comprendere che il centro fieristico regionale è uno strumento centrale di promozione e rilancio dei settori produttivi del territorio. A parlare è Lazzaro Bogliari, il presidente di Umbriafiere, prendendo spunto dal momento di difficoltà economica che stiamo vivendo, l’immobilismo di alcuni settori che determinano il rallentamento della crescita. Una soluzione universale e sempre valida non esiste, ma Bogliari comincia proprio dalla struttura che presiede, definendola “centro al servizio del sistema produttivo umbro con effetti diretti e indiretti sul territorio. Per utilizzarla al meglio e al pieno delle sue potenzialità – continua – occorre che gli imprenditori si alleino, facciano rete. Ed è qui che si inserisce il ruolo delle associazioni di categoria che devono comprendere quali siano le azioni di rilancio per poi promuoverle. Creare eventi, occasioni, idee, manifestazioni, per far conoscere i prodotti, le eccellenze, usufruendo di uno strumento come il centro fieristico messo a disposizione fungendo da vetrina per tutto ciò”.
Per un settore tessile in crisi ve ne sono altri che conoscono trend di crescita, pensiamo all’agricolo, alimentare, enogastronomico. “Di recente – continua – abbiamo lanciato un’azione a sostegno della ceramica, a riprova che il centro fieristico è a totale disposizione degli imprenditori e lo si deve utilizzare proprio nei momenti in cui si rende necessario il lancio di determinati settori. E un centro in cui le varie eccellenze umbre devono e possono trovare un grande momento di sintesi in una logica di iniziative di ampio respiro che possono riuscire solamente se a queste viene data una dimensione locale. Tutto questo seguendo il principio che alcuni operatori nazionali ed internazionali devono essere condotti sui luoghi in cui avviene la produzione, è più opportuno portare gli imprenditori dove nasce il prodotto. E poi, non dobbiamo dimenticare che ogni evento ne crea altri in un meccanismo a cascata che porta benefici su tutto l’indotto. Infine, è importante che gli imprenditori credano nella cultura dell’associazione, nel sistema consortile per poi confrontarsi ad alto livello. E – conclude – nei momenti di crisi che si devono rilanciare le iniziative di promozione di tutto il territorio”.
Michela Dominici
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