COMUNICATO STAMPA Forza Italia Bastia Umbra
Correva l’anno 2018, del mese di luglio, quando il Consiglio comunale in carica approvava all’unanimità il Regolamento delle Consulte comunali, un atto riconosciuto da tutti come un traguardo importante di forte spessore democratico e associazionistico che consentiva alle associazioni del territorio aderenti alle consulte di far parte più attivamente e in maniera più trasparente alla scelte dell’amministrazione comunale. Presidente della commissione speciale nominata per lo scopo era Marcello Rosignoli allora consigliere per il M5S.
Al cambio della legislatura, ogni cinque anni, si procede al rinnovo delle consulte e relative nomine, così è avvenuto con la consiliatura attuale.
Un aspetto fondamentale durante la stesura del regolamento fu quello di sottolineare e garantire la massima autonomia delle consulte non prevedendo, se non su invito, la presenza degli amministratori così da essere elementi propositivi non assoggettati alle decisioni o alle visioni di chi sta al governo. A garanzia della massima autonomia, nel comitato esecutivo di ogni consulta vengono nominati due rappresentanti del Consiglio comunale, uno per la maggioranza e uno per la minoranza che non fanno parte del consiglio comunale né rappresentano movimenti o partiti politici.
Dopo aver raccolto elementi e notizie da parte di alcuni membri delle consulte, con amarezza, siamo costretti a dover segnalare che con la nuova amministrazione progressivamente le finalità del regolamento delle consulte e il ruolo di queste si stanno snaturalizzando riducendosi a proforma, assoggettate, sia per le convocazioni che per le decisioni, alle volontà dei politici, cioè degli amministratori attuali che decidono loro quando, come e perché riunirsi. È nello spirito delle consulte agire in autonomia, autoconvocarsi, proporre, esprimere pareri anche contrastanti. Il Regolamento vigente è chiaro ma oggi è meno chiaro il significato di Consulta e il ruolo che assume l’amministrazione nell’ambito della consulta stessa.
Partecipare sì ma nel rispetto delle funzioni, del regolamento, dei ruoli.
Oggi è il politico che detta le leggi e assoggetta al suo volere l’autonomia e la propositività delle consulte. Oltre al caso ben noto dello spostamento di imperio della Giornata delle Associazioni, nell’ultimo incontro di martedì scorso della consulta della cultura, organizzato previa presenza dell’assessore, diversamente non si sarebbe convocato, sono state proposte iniziative a carattere monocratico pur con lo scetticismo e il dissenso di alcuni partecipanti. Il prossimo Natale sarà, a detta dell’assessore, più inclusivo e identitario perché la piazza sarà allestita con i carri delle sfilate. Ma così facendo la magia del Natale lascerà ai carri allegorici, che nulla avranno a che fare con l’atmosfera natalizia, quello di riempire la piazza, così che l’assessore, di chiara posizione ideologica, non tradirà la sua stessa ideologia.
No, non è così che si governa per la propria città, non è così che si raccolgono i desideri, le memorie, le appartenenze della propria comunità. Se è ateo, nulla da eccepire, ma lo deve essere senza compromettere l’anima della sua comunità approfittando del ruolo conferito per seppellire progressivamente simboli ed espressioni della festività religiosa. Ma sono tutti d’accordo nello svilire la festa del Natale? Ma che dicono in maggioranza? Tutti zitti? Serpeggia anche nelle file della maggioranza un certo disappunto, una sensazione di prevaricazione del pensiero di uno su tutti.
Staremo molto attenti e monitoreremo la programmazione del Natale da parte dell’amministrazione, cioè cosa farà per valorizzare il Natale, eccezion fatta delle associazioni e delle frazioni che avranno sicuramente un programma convergente ed adeguato alla festività natalizia. I bastioli e le bastiole amano il Natale e l’amministrazione non può assolutamente disattendere questo bisogno.
E per tornare alle Consulte, non vorremmo assolutamente che si riducessero a “carte assorbenti, a “soldatini” delle volontà e delle imposizioni dei politici del momento, come non vorremmo che il senso identitario della nostra comunità si limitasse alla puerile esaltazione del folclore perché fa comodo al politico.
Giusy Grasso
Segretario Forza Italia – Bastia Umbra
Moreno Ricci
Consigliere comunale – Bastia Umbra
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