«ASSISI non vuole perdere i servizi essenziali che contribuiscono a rendere vitale una comunità». E’ la parola d’ordine dopo la riunione, fra avvocati e funzionari giudiziari, sulla ventilata riorganizzazione della geografia giudiziaria che potrebbe comportare la soppressione degli uffici giudiziari di Assisi al servizio del comprensorio (Bastia-Bettona-Valfabbrica) e cioè la sezione distaccata del tribunale e l’ufficio del giudice di pace. «Sulla base dei dati concreti dell’esperienza locale, le ragioni poste a base del disegno riformatore, e cioè il recupero di giudici e personale dagli uffici con meno lavoro, per trasferirli a quelli più oberati per renderli più efficienti, non sono assolutamente riscontrabili nella realtà — sottolinea il comitato per la giustizia di prossimità —. Il trasferimento in sede centrale provocherebbe la paralisi di una macchina dove le risposte di giustizia sono molto più dilatate nel tempo e dove mancano anche gli spazi fisici per rendere dignitoso il servizio giustizia; la battaglia contro questa riforma non è nell’interesse degli operatori del settore, che già operano quotidianamente negli uffici giudiziari centrali e dovrebbero cambiare di poco le loro abitudini, ma in quello dell’utenza di un servizio essenziale come quello della giustizia».

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