BASTIA UMBRA – Non è detto che la fase di stallo dentro alla maggioranza non si chiuda sull’uscio del prossimo consiglio comunale, convocato per il 3 maggio. Quella potrebbe essere la data limite entro cui far rientrare il mal di pancia dei Comunisti Italiani che hanno chiesto maggiore visibilità istituzionale. In calo le quotazioni di un secondo assessore per il Pdci, più facile l’ìipotesi di un irrubustimento delle deleghe per quello che c’è già. I bene informati, intanto, dicono che le mosse del Pdc abbiamo messo sull’avviso lo Sdi, unico partito presente in giunta senza una rappresentanza in consiglio comunale. Sarebbe partito una sorta di pressing di un consigliere comunale di Forza Italia (Monacchia?) per un passaggio sotto al garofano anche grazie ai buoni uffici di Amedeo Susta già passato con lo Sdi. Solo fantapolitica? Intanto è guerra aperta tra i rifondatori bastioli e assisani. Luigino Ciotti, capogruppo del Prc, tira le orecchie al segretario assisano Di Lascia: “Il circolo di Assisi del Prc invece di fare iniziativa politica passa il suo tempo a discutere di me ed esprimermi critiche non sapendo nemmeno leggere i risultati elettorali. Su 1074 voti ben 386 elettori di Rifondazione (il 36%) ha espresso la sua preferenza scrivendo Ciotti nonostante i giudizi negativi espressi da parte del gruppo dirigente del partito, l’ indicazione di altri candidati e l’ aperto boicottaggio (nessuna iniziativa e manifesti coperti), risultati che avrebbero dovuto indurre il segretario Franco Di Lascia in primis, a qualche autocritica”.
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