Serie D 

Bastia Umbra NON BASTA il successo, pur pieno e convincente, conquistato domenica a Todi. Tre punti indispensabili, ma che non rappresentano ancora un passo decisivo sulla strada della salvezza. Il Bastia del presidente Bartolucci ripensa con nostalgia alla passata stagione, in cui tutto sembrava facile e naturale con la conquista diretta della promozione in serie D. Quest’anno, invece, si gioca per la salvezza in una categoria nuova, dove sono state commesse ingenuità che oggi pesano sul futuro. Nell’arco di soli tre punti ci sono almeno sette squadre. «Sapevamo di dover lottare — rileva il direttore generale Doriano Aglini —, ma non pensavamo di dover combattere contro regole ingiuste come quella di una partita sospesa che, a differenza delle categorie professionistiche, si è costretti a perdere il vantaggio conquistato in campo. Per fortuna abbiamo una squadra di giovani lottatori, che non si fanno piegare dalle avversità».
E per il futuro quali le possibili prospettive? «Pur ancora in bilico, il Bastia avrà il futuro che saprà conquistarsi sul campo a differenza di altri concorrenti diretti, il cui destino dipenderà anche dai risultati di altre partite».
m.s.

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