BUSINESS MATCHING LE IMPRESE SI INCONTRANO A «UMBRIAFIERE»

PERUGIA «L’OBIETTIVO è una maggiore conoscenza tra soggetti in campo e un rinnovato senso di identità. Abbiamo una grande energia potenziale che va trasformata in crescita.
Abbiamo mestiere, abbiamo professionalità e imprenditori eccellenti. Bisogna fare più sistema: è fondamentale che la comunità rimetta al centro della discussione il grande valore
della manifattura. Lavorando su questo i numeri possono tornare a essere positivi». Parola del presidente di Confindustria Umbria Antonio Alunni, in occasione dell’Umbria Business
Matching, l’expo di Confindustria organizzato all’Umbriafiere di Bastia per far conoscere le imprese e creare opportunità di scambi reciproci. TRA I TEMI centrali dell’Expo, al quale
hanno preso parte circa 300 aziende, quello dell’innovazione. Si è parlato anche dell’industria agroalimentare tra innovazione e tradizione e di come mantenere l’identità sviluppando il
prodotto. Gli imprenditori presenti alla manifestazione hanno potuto confrontarsi poi sul risk management, ovvero come gestire i rapporti negoziali in una situazione di mercato
economicamente critica minimizzando i rischi. Incontro promosso da Adaci, l’associazione nazionale cui aderiscono i responsabili degli Uffici acquisti aziendali e di quello dedicato
Fondo sociale europeo. «L’Expo di Confindustria – osserva il direttore Aurelio Forcignanò – è lo spaccato dell’Umbria imprenditoriale che resiste alla crisi e che vuole migliorare ed
innovarsi. Volendo fare un bilancio, sono andati benissimo gli incontri sull’agroalimentare e pienissimo di persone è stato anche il work-shop sull’innovazione. Nei due padiglioni si è
vista tantissima gente. Siamo soddisfatti. E non solo per i numeri, ma anche per la qualità delle presenze: qui in Umbria abbiamo aziende di grande eccellenza in molti comparti».

Silvia Angelici

«Siglati importanti accordi con l’estero»
«Siamo molto soddisfatti anche per le presenze straniere. Abbiamo firmato due protocolli importanti con la Confindustria del Paraguay e con quella dell’Argentina», fa notare il
direttore degli industriali Aurelio Forcignanò

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