COMUNICATO STAMPA       Bastia Umbra, 16 dicembre 2009

Il Sindaco Stefano Ansideri ha incontrato nel tardo pomeriggio di martedì 15 dicembre i residenti del quartiere San Lorenzo per fornire chiarimenti sull’ordinanza del 4 dicembre scorso con cui è stato vietato l’uso domestico dell’acqua proveniente da pozzi privati in un’area del territorio comunale delimitata in località San Lorenzo. All’assemblea, che si è svolta nel centro sociale del quartiere, erano presenti circa cinquanta cittadini quasi tutti direttamente interessati all’applicazione dell’ordinanza avendo pozzi privati oggetto del divieto. Il Sindaco ha ricordato che il provvedimento è stato adottato in seguito ai controlli effettuati dall’ARPA (Agenzia regionale per la protezione ambientale), che hanno evidenziato in alcuni pozzi-campione la presenza di tetracloroetilene in misura superiore ai limiti di legge.  “Si tratta – ha spiegato Ansideri – di una sostanza utilizzata nelle lavanderie che è presente nelle acque sotterranee di questa zona per motivi che ancora oggi sono in corso di accertamento. Oltre all’Arpa abbiamo interessato anche il NOE  (Nucleo Operativo Ecologico) dell’Arma Carabinieri  per arrivare quanto prima ad individuare le cause dell’inquinamento”. Il Sindaco ha, inoltre, ricordato che il territorio comunale di Bastia Umbra è situato in una valle ritenuta a rischio, in particolare per l’attività di fertirrigazione e l’uso di fitofarmaci, e per questo vengono svolti controlli periodici e sistematici sui pozzi per verificare la qualità delle acque. Il Comune non ha dirette competenze in materia, ma interviene ogni volta che riceve segnalazioni di allarme per l’igiene e la sanità pubblica da parte degli organi tecnici competenti. Da qui l’ordinanza sindacale e ora le altre iniziative. I residenti nell’area in questione che utilizzano pozzi privati e non hanno allaccio alla rete idrica pubblica sono 30. Per costoro che dovranno provvedere con urgenza ad allacciare le loro case all’acquedotto è prevista la possibilità che le spese di allaccio possano essere ridotte del 25%, purché le domande e le richieste di preventivo alla società Umbra Acque, che gestisce il servizio, vengano presentate simultaneamente dando la possibilità di intervenire una sola volta per tutti. Un impegno in questo senso è stato assunto dal direttore di Umbra Acque, ingegnere Roberto Bacoccoli, che era presente all’assemblea. Numerosi cittadini hanno espresso il desiderio di poter tornare quanto prima ad una situazione di normalità. “Questa è una preoccupazione condivisa anche dall’Amministrazione comunale – ha dichiarato il Sindaco Ansideri -, che si è attivata per dare la massima collaborazione all’ARPA, ma anche all’Asl 2, che è l’ente competente alla gestione dei problemi igienici e sanitari”. L’Asl, presente all’incontro con la dottoressa Manfroni, ha reso noto di aver completato i prelievi in tutti i pozzi dell’area interessata e di essere ora in attesa di conoscere  i risultati delle analisi che saranno resi noti entro dicembre a cura dell’ARPA.  
Ufficio Stampa del Sindaco

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