Longetti-FilippoBASTIA UMBRA – Sull’area ex Deltafina, la maggioranza appoggia l’operato della giunta che sta lavorando per risolvere una questione che si trascina da molti decenni. Il coordinatore Violini del PD, non può parlare di mediocrità, ma deve ricordare la totale incapacità amministrativa, delle passate amministrazioni di centrosinistra a iniziare dall’allora sindaco Lunghi che negli anni 80’, non acquistò l’area per un miliardo di lire (poco più dei 500 mila euro di oggi). Da allora molti i sindaci avrebbero potuto sistemare l’area. Tanto per ricordarli: Brozzi (10 anni), Bogliari (10 anni) Lombardi (5 anni). Il problema è rimasto irrisolto e intanto il valore dell’area dopo vari passaggi di proprietà ha raggiunto circa 8 milioni di euro senza muovere un mattone e ci piacerebbe saper in quali tasche è finito il plusvalore generato a ogni passaggio.
Ma, allora oggi con quale spregiudicatezza Violini accusa l’amministrazione Ansideri di mediocrità quando la stessa ha ereditato una situazione complicatissima che sta risolvendo?  Fa sorridere poi il giudizio affrettato su una nuova variante che lui stesso non conosce se non per i “si dice”. Il coordinatore del PD sa già che la variante è da rigettare? Se è vero che il PD “Attende di poter visionare la proposta per dare il proprio contributo” perché esprime oggi un giudizio sulla stessa?
Una considerazione “sulla possibilità di salvare il salvabile allo stato attuale” tra le cose importanti da salvare c’era la piscina Eden Rock che è stata demolita. Per salvarla bastava che Lombardi a suo tempo invece di comprarla in qualità di rappresentante di una società privata, l’avesse fatto, pochi mesi dopo, quando fu eletto sindaco, l’avrebbe acquisita al patrimonio pubblico e quindi preservata. La casa evolutiva è un’altra storia, è stata valutata allo stato attuale (fatiscente) dall’UTE (Ufficio tecnico Erariale) circa 500mila euro, poi ne servono altrettanti per la sistemazione, cifre che dati i tempi attuali, l’Amministrazione non può spendere; servono per altre emergenze come la costruzione della scuola di XXV Aprile o la sistemazione delle strade. Se la proprietà attuale, (l’Usl e quindi la Regione) presenterà un progetto di recupero e riutilizzo per preservare l’opera di Renzo Piano, non sarà certo questa maggioranza a opporsi, di certo non ci va bene mantenere quel degrado nell’area.
Infine vogliamo tranquillizzare i cittadini sulla validità del piano attualmente in vigore: Il piano Barabani è legittimo ed in vigore (scade a Giugno 2013), quindi tutti i permessi a costruire rilasciati, compresi quelli delle tre palazzine che molti definiscono illegittime sono regolari. I tre fabbricati hanno ottenuto l’agibilità il 30 luglio 2008. Il piano e le licenze edilizie, in seguito ad un esposto in Provincia fatto il 20/01/2006 dall’allora consigliere Luigino Ciotti, sono stati sottoposti ai controlli dei competenti uffici provinciali che dopo aver effettuato alcuni sopralluoghi ed esaminato la procedura, hanno comunicato il 26/03/2008 allo stesso Ciotti l’archiviazione del caso perché “in seguito di accertamenti ed acquisizione di documenti trasmessi dal comune il P.A. di cui all’oggetto ha seguito l’iter procedimentale normativamente previsto”.
Quindi basta diffondere notizie inesatte e a volte diffamatorie,  confrontiamoci serenamente, nel modo giusto, dove chi amministra propone, chi si oppone porta il suo contributo anche con critiche costruttive e non demagogiche, poi l’amministrazione si assumerà la responsabilità di decidere e scegliere ma esclusivamente per il bene della città.  Certamente nella variante in corso non sarà presente la trasformazione dei 9mila metri cubi di scuole in commercio, cosa che la precedente amministrazione aveva tentato di fare dando indicazione agli uffici tecnici con delibera di giunta 81 del 19/03/2008. Quel tentativo è fallito, ma la responsabilità politica del centro sinistra che ci ha provato, resta immutata anche dopo il ritiro della variante avvenuto a fine della scorsa legislatura.
Filippo Longetti�
Coordinatore comunale PDL Bastia

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comments (5)

  • Finalmente qualcosa di “Centrodestra” è giusto ribadire le lungaggini e le incongruenze delle passate amministrazioni di sinistra, concordo con le priorità e con la esattezza delle esposizioni dei fatti. Convengo però che ci sono qualche “mugugno” dovuto da strani discorsi e progettualità possibili, sulle scuole in quell’area, giustamente i Comitati e io stesso, sentire che forse, verrà usato altro terreno “vergine” anzichè il quadrilatero ci preoccupa, ….per quanto riguarda i Moduli “Renzo Piano” e la spazio verde,… mi farebbe piacere sapere dal coordinatore PDL, se l’idea del recupero per lo Spazio Rione S.Rocco, potrebbe avere un interessamento più convinto,…. sempre nei tempi e nelle priorità.

  • Nuova Sezione PDL rinnovata

    Il terreno di cui si parla non è vergine … e non è verde ! E’ terreno edificabile, trasformato proprio dalla vecchia amministrazione, con un permesso di costruzione, infatti sono state realizzate già tre palazzine e si prevede un centro commerciale … questo è cioè che prevede l’attuale piano Barabani sull’attuale area ex Deltafina. Quindi sia chiaro a tutti … che anche i comitati non chiedevano le scuole nel qudrilatero, ma dentro l’area ex Deltafina.

  • Complimenti al coordinatore PDL per la puntualità dell’esposizione dei fatti e importante la raccolta dei documenti messi a disposizione nei link dell’articolo. Le chiacchiere non fanno frittelle e dai documenti si capisce chiaramente che l’area verde in realtà non esiste se non nella mente di alcuni. La variante proposta, contestata e poi ritirata, trasformava i volumi delle scuole in altro. Oggi quei volumi torneranno a scuole indipendentemente dalla collocazione.

  • Ciao Giuliano, premessa la mia massima stima per te, mi scuso per la risposta in ritardo, ma dopo una settimana a letto con dolori renali, sono poi partito per Medjugorje e sono appena tornato.
    Detto ciò, ti dico che la risposta è già scritta nel mio intervento, il costo per comprare l’area e rendere agibili i moduli per utilizzarli è troppo alto. Ammesso che l’amministrazione possa spendere oggi o in futuro quella cifra, sarebbe sciocco investirla li anziché realizzare con lo stesso importo magari due sedi rionali con tanto di capannone. Se ci fosse condivisione da parte dei rioni, sarebbe un buon anticipo per costruire o acquistare un capannone da 1000 metri quadrati e fare le quattro sedi in un unico posto, come dici sempre tu.
    Poi se vuoi approfondire nelle sedi opportune, sono a tua disposizone.
    Un caro abbaccio!

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