Ladri in azione da “Mantovani e Gorietti”. Sfondata una vetrina. Colpo quasi sventato
Via con 5 auto di lusso: inseguimento, incidenti e un arresto
In manette un albanese: recuperate due Alfa, un Audi e una Mercedes, manca all’appello una Bmw X5
Luca Benedetti
BASTIA UMBRA – L’altra notte un assalto in piena regola alla concessionaria “Mantovani e Gorietti” di Ospedalicchio, finito con un arresto e una mezza sconfitta dei banditi grazie alla prontezza di spirito di chi ha dato l’allarme e all’intervento dei carabinieri.
Una banda (almeno 5 persone) ha dato l’assalto l’altra notte (erano le 2,30) alla concessionaria che da trent’anni vende Alfa Romeo e che offre anche altre auto. I banditi sono ‘ arrivati in zona a bordo di una Mercedes rubata in un autosalone di Foligno. Hanno sfondato la vetrina della concessionaria, sono andati a colpo sicuro nel ripostiglio dove c’erano le chiavi delle auto in mostra e sono filati via al volante di un pacchetto di macchine di lusso: Bmw X5, Mercedes Slk, Alfa 166, Alfa 147 e un ‘Audi A4. Un’altra Mercedes è stata trovata col motore acceso. Ad accorgersi del colpo è stato un vicino che, sembra, abbia anche tentato di imbracciare un fucile. L’uomo ha chiamato i carabinieri. Quelli della stazione di Bastia al comando del maresciallo Dolci, sono arrivati sul posto nel giro di pochi minuti, dì supporto sono stati allertati anche i militari dell’Arma di Assisi, quelli di Perugia ed una pattuglia della polizia stradale. La zona è finita sotto una sorta di cordone sanitario. E meno di mezz’ora dopo la banda ha mollato il bottino. Peggio di tutti è andata ad un albanese di 26 anni, J.X. che, a bordo dell’Alfa 147, è finito in bocca , in zona Villaggio XXV aprile, ad una pattuglia dei carabinieri. L’uomo ha abbandonato l’auto ed è fuggito a piedi, ma i militari dell’Arma l’hanno bloccato, arrestandolo. Una pattuglia della stradale, invece, all’altezza dell’uscita per Torgiano, ha intercettato la Mercedes Slk . Il bandito che la guidava è riuscito a fuggire. Proprio nella zona di Torgiano, poche ore dopo, sarebbe stato denunciato il furto di un’altra auto. Forse utilizzata per una fuga bis. Ritrovate anche l’Audi A4 e l’altra Alfa, quest’ultima danneggiata, secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine. Evidentemente uno dei banditi, nella fuga, è finito fuori strada. L’impatto deve essere stato molto violento visto che si sono aperti gli airbag. Alla fine, nelle mani dei banditi, è rimasta la Bmw X5, da 50 mila euro, unica auto con la targa e il contrassegno di assicurazione. Tra macchina rubata e danni, il “colpo” è costato sugli 80mila euro, a fronte di un valore delle auto finite nel mirino della banda di circa 175mila.
Caccia alla banda e al nascondiglio
BASTIA UMBRA – Un colpo su commissione. Che apre il fronte per cercare di capire dove finiscano le auto rubate in Umbria. 0 meglio capire come ci finiscano. Perché non è un mistero che possano prendere la strada dell’Albania attraverso il mare da Ancona o da Brindisi, ma gli investigatori stanno cercando di capire come. Rubare un’auto non è difficile. Più difficile far passare inosservata lungo le strade della notte una macchina di lusso che fila veloce senza targa. Basta una pattuglia di traverso e il gioco diventa pericoloso. C’è allora chi pensa che le auto, qualche chilometro dopo il colpo, possano essere caricate su grossi camion e prendere la strada del mercato nero. Ma non è neanche escluso che, lontano da occhi e orecchie indiscreti, le auto possano finire in pezzi per rifornire il mercato nero dei pezzi di ricambio.
Malviventi in azione a volto coperto
BASTIA UMBRA – Il gruppo che ha agito l’altra notte ad Ospedalicchio non deve essere composto da ragazzini. La sicurezza con cui sono entrati in azione, il fatto che avessero il volto coperto per non essere riconosciuti dalle immagini riprese dalle telecamere del circuito di sicurezza (e ora al vaglio dei carabinieri) e la certezza di trovare le chiavi delle auto da portare via proprio dentro al ripostiglio, fanno intuire come si siano mossi dei professionisti. Che non solo conoscono la zona, ma anche il luogo dove sono entrati in azione. Per muoversi con quella sicurezza e con quella velocità è certo che, nelle settimane precedenti al colpo, qualcuno di loro abbia fatto un sopralluogo. Magari fingendosi cliente interessato all’acquisto di una vettura. O hanno accompagnado chi ha fatto il finto cliente per dare ancora meno nell’occhio, per non finire nella memoria di chi gestisce la concessionaria. L’altra notte era tutto filato lisciò se non fosse stato per la prontezza del vicino che ha dato l’allarme e ha fatto quasi fallire un colpo da 200 mila euro. Fatta la conta dei danni, il titolare della concessionaria, Emanuele Mantovani, ha ringraziato i carabinieri della compagnia di Assisi coordinati dal tenente Rosa, per “il buon lavoro svolto”.
comments (0)
You must be logged in to post a comment.