IL VENERDÌ SANTO ad Assisi è dominato dalla processione del Cristo Morto; per meglio dire dalle processioni. Il momento più conosciuto e amato da pellegrini e fedeli è quello della processione serale dalla Basilica di San Francesco alla Cattedrale di San Rufino. Sulla strada i fedeli ammirano l’incedere del mesto corteo, con il catafalco del Cristo morto, la statua della Madonna addolorata,
i crociferi scalzi, incappucciati, vestiti di sacco che attraversano le vie cittadine illuminati da fiaccole; forte la partecipazione del clero regolare e secolare, delle confraternite, dei fedeli e dei turisti.
MENO CONOSCIUTA, ma tanto partecipata, soprattutto dalla gente di Assisi, è la processione di questa mattina, con partenza alle 7.30 da San Rufino. Accompagna il grande catafalco sul quale è adagiata la statua del Cristo Morto; raggiunge la Basilica di San Francesco seguendo un percorso particolare.
E’ PREVISTA infatti la sosta nei monasteri di clausura di Santa Chiara, di San Giuseppe, San Quirico e Santa Coletta, per l’omaggio delle suore al Cristo. Un momento di intensa spiritualità, in cui si rinnova — in maniera delicatissima — la devozione delle religiose verso la figura dolente del Salvatore. In serata, poi, ancora dalla Cattedrale ripartirà la processione che raggiungerà la basilica di San Francesco per poi tornare ancora a San Rufino, con il catafalco del Cristo morto per l’omaggio e il ‘bacio’ dei fedeli.
M.B.

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