Parla Gianni Bernacchia 
 
BASTIA – L’acqua è un bene troppo prezioso per lasciare che con il tempo la siccità metta a rischio i livelli di vita e la salute dei cittadini. Uno stop agli attingimenti a scopi agricoli non sarebbe un danno, ma una tutela degli interessi generali a spese di quelli particolari. A chiederlo è il segretario del circolo bastiolo della Rifondazione comunista, Gianni Bernacchia, che, dopo un giro d’orizzonte sul percorso verde lungo le sponde del fiume Chiascio, trae impressioni tutt’altro che esaltanti. «In questi giorni anche in corrispondenza della cascate – rileva Bernacchia – il fiume si è trasformato in un fosso, anche per effetto dei prelievi d’acqua (sei giorni su sette) senza effettivi controlli».
«Capisco il problema degli agricoltori, mondo dal quale provengo, ma – sottolinea il segretario di Rc – siamo arrivati al punto che il protrarsi degli attingimenti potrebbe creare seri problemi all’ecosistema del fiume». L’invito a non indugiare oltre è rivolto alla Provincia, sollecitata ad effettuare le indispensabili verifiche per una decisione che tuteli l’interesse collettivo, prima che sia troppo tardi. 
 
 

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