Il nuovo iter non piace ai tecnici 
 
BASTIA — I tempi per sottoporre progetti e richieste di autorizzazioni edilizie sono diventati, ormai, una variabile «indipendente». Per presentare il progetto di un fabbricato ci si deve prenotare all’ufficio edilizia del Comune per un appuntamento concesso non prima di due mesi, ma si può attendere fino a 90 giorni. Parliamo della presentazione della pratica, cui dovrà seguire l’istruttoria e l’esame di merito per arrivare all’eventuale approvazione. Questo sarebbe l’effetto dell’applicazione del testo unico sull’edilizia in vigore da un anno, che ha avuto un’interpretazione piuttosto singolare, a quanto pare, solo a Bastia. In altri Comuni anche più grandi (Perugia, Foligno, Assisi) la procedura non è così complicata e l’utente, per la gran parte dei casi professionisti del settore (geometri, architetti e ingegneri), può depositare il progetto all’ufficio senza doversi prenotare. A Bastia i tempi si sono enormemente allungati e i tecnici privati, in qualche caso, pur di avere la fissazione di date certe effettuano la prenotazione e poi non si presentano con la pratica: su 370 prenotazioni sarebbero stati presentati non più di 120 progetti. Se alla base della nuova procedura c’era l’esigenza che si presentassero progetti completi di cartografia e di quanto prescritto, non si può dire che i risultati siano soddisfacenti. Notevole lo scontento degli addetti ai lavori: starebbero meditando un’assemblea per concertare un’iniziativa che convinca a tornare all’antico.
M.S.

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