Clamorosa “destituzione” della capogruppo

BASTIA UMBRA “L’azione amministrativa ha bisogno di sostegno e gli assessori di Bastia popolare chesonoparte fondamentale della giunta Ansideri non possono sentirsi sempre sotto attacco da parte del capogruppo in consiglio comunale”. E’ questa lamotivazione allabase delclamoroso annuncio fatto venerdì sera in consiglio comunale
dalla lista Bastia popolare, che ha deciso amaggioranza di “destituire” il suo capogruppo FabriziaRenzini (nella foto), sostituito al timone della lista dal collega Gianluca Ridolfi. Una decisione, spiega il coordinatore di Bastia popolare Raniero Stangoni, che “formalizza di fattoquanto deciso in due riunioni, dove tutti i presenti hanno preso atto dell’impossibilità di continuare all’infinito il dibattito sulla questione Renzini”.Nominata assessore al varo della giunta Ansideri, infatti, Renzini aveva rifiutato l’incarico per la mancata nomina al ruolo di vicesindaco quale prima degli eletti, nonché consigliere più votato.Un rifiuto tanto clamoroso quanto l’epilogo della vicenda, che Renzini definisce un “tiromancino” fornendo la propria versione dei fatti. “E’ del tutto evidente -spiega – che l’atto destitutivo costituisce piena violazione sia delle norme contenute nel regolamento comunale per il funzionamento del consiglio, sia di principi sostanziali di diritto, sia (ancora più grave!) di fondamentali principi garantiti dalla Costituzione italiana. Quanto richiesto dai consiglieri Ridolfi e Cairoli è assolutamente privo di efficacia e, come tale, non idoneo a produrre alcun cambiamento all’interno della lista civica Bastia popolare che,ahimé,dovrà ancora sopportare o supportare chi ha il coraggio di sostenere con coraggio, coerenza e dignità, le proprie idee ma che, in maniera del tutto antidemocratica, voleva essere illegittimamente epurata per volontà di pochi intimi”.

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