IL CASO

BASTIA UMBRA Ancora ferma la rotatoria di via Atene, l’opera che dovrebbe sostituire l’impianto T-Red, il contestato rilevatore automatico delle infrazioni semaforiche. È quanto emerso durante l’incontro pubblico svolto a San Lorenzo, al quale hanno partecipato anche i consiglieri comunali di opposizione Catia Degli Esposti e Fabrizio Raspa della lista Civica per Bastia. A quasi un anno dall’affidamento della progettazione, avvenuto il 18 dicembre 2024, non è stata indicata alcuna data per l’avvio dei lavori. Il sindaco Erigo Pecci, nel suo intervento, ha parlato di «volontà politica di realizzare l’opera», sostenendo che i tempi dipendono dai procedimenti amministrativi. Una posizione che, secondo i due consiglieri «scarica ogni responsabilità sui tecnici, mentre la guida politica si misura sulla capacità di dare tempi, priorità e risultati concreti». Mentre la rotatoria per ora resta sulla carta, il Comune di Bastia ha annunciato la riattivazione del T-Red, nonostante le numerose sentenze di illegittimità emesse dal Giudice di Pace. Una scelta che, secondo Degli Esposti e Raspa, appare «più orientata alle esigenze di bilancio che alla sicurezza stradale». Nel programma finanziario 2026–2028, le entrate derivanti dalle sanzio-ni del Codice della strada restano infatti stabili a circa 500mila euro l’anno, di cui 200mila attesi proprio dal T-Red. La stessa previsione compare anche nel bilancio 2025, senza alcuna revisione al ribasso, nonostante la sospensione dell’impianto e le pronunce giudiziarie. Da qui una serie di interrogativi sollevati dai due esponenti della minoranza: «Perché le previsioni di bilancio non sono state aggiornate? L’ufficio ragioneria ha espresso parere favorevole confidando nella riattivazione del sistema? I revisori dei conti hanno verificato i reali incassi delle sanzioni prima di confermare i 500 mila euro previsti?».
Massimiliano Camilletti

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