«VA RICERCATO un giusto equilibrio fra la città dei residenti e quella dei turisti: è l’unica strada per una città viva e vivibile tutto l’anno».
Orlando Bigini (nella foto), commerciante del centro storico, vicepresidente vicario della Confcommercio, guarda a quello che è uno dei temi caldi di Assisi: lo spopolamento del centro storico mentre la zona di espansione fuori le mura non sempre vede nel cuore del capoluogo il punto di riferimento per servizi e acquisti, con l’inevitabile sofferenza delle attività non strettamente legate al turismo.
I Bigini, da tre generazioni, hanno il loro negozio di abbigliamento -merceria in Assisi dal 1938, in via San Gabriele dell’Addolorata, a due passi da piazza del Comune; è stata avviata da Giulio, passata poi di padre in figlio, prima Orlando, ora Roberto. «Nel corso degli anni i cambiamenti sono stati enormi — aggiunge Orlando Bigini —; fino a quarant’anni fa nel centro storico c’era un numero di residenti tale da garantire la vita ad Assisi sul piano sociale, dei servizi, delle attività commerciali. Ora, per i negozi non legati al turismo, è difficile andare avanti, siamo rimasti in pochi; oltre a me, penso a Brunelli, Sgargetta, Vignati, Zubboli e pochi altri. Attività che riescono ad andare incontro alle esigenze dei residenti, che magari non possono rivolgersi alle attività del territorio, ma anche dei turisti che possono aver bisogno, per quanto mi riguarda, di una maglione o di un cappello, di un pigiama di un dentifricio».
Di fatto attività che danno il segno di una realtà che vive al di là del turismo, rappresentando un servizio per i visitatori; semmai ci sarebbe bisogno di altre come queste. «Per le problematiche del turismo va individuato un esperto che aiuti a trovare la strada per portare gente e creare eventi — aggiunge Bigini —. Ugualmente si dovrebbe puntare su specialisti per rivitalizzare il centro storico, per riportare gente, ma ci vorrà del tempo. Intanto è importante creare un sempre maggior collegamento fra centro storico e zona di espansione i cui residenti hanno il permesso per accedere, ma per i quali vanno anche individuati parcheggi gratuiti o a prezzo politico. Ci sono infatti dei giorni in cui il grande afflusso dei visitatori non consente l’uso delle auto, e aree di sosta riservate offrirebbero un’opportunità in più per accedere al centro storico. Il ritorno di corsi universitari potrebbe ridare slancio al centro storico al pari di qualche ulteriore intervento strutturale e migliorativo, ad esempio per la segnaletica e l’indicazione di monumenti e itinerari. Un sogno? Il parcheggio nella zona delle cave, percorsi meccanizzati per il centro cittadino e per la rocca maggiore, un tunnel sino alla piazza».
Maurizio Baglioni

Loading

Print Friendly, PDF & Email

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.